Rifiuti nell’anno del lockdown, nel Lodigiano una crescita in controtendenza

Tra il 2019 e il 2020 in Lombardia si è registrata una flessione del 3,4 per cento della produzione totale

L’andamento della produzione totale dei rifiuti urbani tra il 2019 e il 2020 ha registrato una flessione a livello di media regionale (meno 3,4%) ma la provincia di Lodi al contrario è aumentata del 2,5%, il dato peggiore della Lombardia. Il report è stato illustrato stamane dall’assessore regionale Raffaele Cattaneo che ha dipinto il quadro di una regione virtuosa e ben dotata di impianti. Ma resta da capire perché l’incremento quantitativo abbia riguardato tutte le province della bassa Lombardia, ma non quelle a nord, Milano compresa, nell’anno del primo lockdown. E anche perché, se ovunque parte delle imprese erano rimaste ferme per mesi, nel Lodigiano anche i rifiuti speciali, rilasciati da aziende, siano aumentati dello 0,4% tra il 2019 e il 2020. Inoltre in generale i comuni solamente al 60% hanno avviato una raccolta strutturata del tessile (abiti usati etc.) che nel Lodigiano appare quasi sempre demandata alla “buona volontà” di privati.

Per quanto concerne la raccolta differenziata, il quadro resta stabile nel Lodigiano, che fa registrare un 75,16%, in linea con la rilevazione precedente (+0,1%).

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