Resta grave il ciclista 71enne

Resta ricoverato in terapia intensiva all’ospedale Maggiore di Lodi, il 71enne E.M della società Canottieri Adda che domenica pomeriggio si è ferito gravemente andando a sbattere con la bici da corsa contro un cartello stradale piazzato al centro della pista ciclabile tra Castiglione e Camairago.

L’incidente, non il primo simile, ha riacceso il dibattito sull’opportunità di mantenere i cartelli in mezzo alle ciclabili, una sistemazione fortemente contestata dalle associazioni di ciclisti che ne denunciano la pericolosità. É di questo parere la Fiab Lodi Ciclodi, che in un comunicato spiega le ragioni del dissenso: «Ci dispiace dover assistere periodicamente agli incidenti gravi che si verificano sui percorsi ciclopedonali del Lodigiano, a causa della presenza di una quantità di cartelli di grandi dimensioni posti nel mezzo dei percorsi. Dopo tante contusioni, fratture, la notizia di questi giorni è di un ciclista ricoverato in prognosi riservata. I cartelli che interrompono le piste ciclopedonali e in cui avvengono gli incidenti riguardano spesso strade con traffico molto scarso, ma anche passi carrai; ci sono ancora sulle piste ciclabili lodigiani cartelli che addirittura interrompono la pista ciclabile in corrispondenza degli accessi a terreni agricoli, in cui i passaggi non sono di pochi veicoli al giorno, ma di pochi veicoli all’anno».

Il punto esatto dove l’anziano di Lodi ha impattato il cartello corrisponde proprio all’intersezione della provinciale 27 con la strada che porta a cascina San Vito a Camairago.

«Come già abbiamo avuto modo di segnalare, le frequenti interruzioni delle piste ciclabili contraddicono le richieste del Codice della Strada e della normativa tecnica di garantire continuità agli attraversamenti ciclabili, e non aumentano la sicurezza dei ciclisti e in generale del traffico - prosegue la nota -. Come Fiab Lodi Ciclodi ogni anno percorriamo numerose piste ciclabili in Italia e in Europa, e possiamo testimoniare che quella lodigiana è un’anomalia. L’interruzione di una pista ciclabile nei pressi di carrai o strade poco trafficate è stata motivata dai tecnici della Provincia di Lodi con la necessità di facilitare la svolta dei veicoli motorizzati che percorrono strade ad essa parallela, e che con la svolta incrociano la pista stessa, in quanto la fermata degli autoveicoli lungo la strada potrebbe aumentare la pericolosità della stessa. In realtà l’interruzione può essere limitata a singoli casi sporadici».

In conclusione gli appassionati di mobilità dolce suggeriscono di rimuovere tutti i cartelli non strettamente necessari e si candidano a dare indicazioni nell’individuarli.

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