Razzie nelle case, spariti anche i regali

Gli ultimi colpi alle Fanfani e a San Bernardo

I ladri si rubano pure i regali di Natale. Durante un furto in un appartamento di via Gandini, zona Fanfani, sono spariti infatti anche i pacchetti lasciati sotto l’albero, oltre ai computer, ai gioielli e ad altri oggetti di valore. Il colpo è avvenuto mercoledì pomeriggio, quando in casa non c’era nessuno, ed è stato scoperto dalla proprietaria solo intorno alle 18.30, al rientro dal lavoro. Ma non solo, perché il giorno precedente un altro furto era avvenuto in una villa di viale Toscana a San Bernardo.

Sui due episodi ora stanno indagando i carabinieri di Lodi, chiamati dalle vittime per dare la caccia ai malviventi. La settimana scorsa, invece, nei pressi di via Defendente, c’era stato un furto in villa che aveva fruttato ai ladri gioielli per oltre 15mila euro. In vista delle feste, insomma, i ladri sembrano essersi scatenati.

In via Gandini, quindi, è finito nel mirino il palazzo “Abramide” al numero 5. L’appartamento si trova al primo piano: per entrare i ladri si sono arrampicati fino alla finestra del bagno che si affacciata verso il Consorzio Agricolo. Una volta entrati, hanno frugato ovuqnue, aprendo cassetti e ante degli armadi, portandosi via alla fine qualsiasi oggetti di valore. Nessuno dei vicini di casa ha sentito rumori sospetti o ha visto persone sconosciute aggirarsi nei paraggi.

La proprietaria è rientrata alle 18.30, ha aperto la porta e si è trovata davanti la propria casa completamente a soqquadro. Incredula, è uscita a chiedere aiuto, poi ha chiamato i carabinieri. Era sconvolta per l’accaduto, spaventata, quasi non riusciva a parlare. Da un primo controllo ha notato l’assenza dei computer e dei regali lasciati sotto l’albero, anche se non è chiaro cosa ci fosse nei pacchetti. La finestra del bagno era aperta e quindi si è capito che i ladri erano passati da quella parte.

L’altro furto, avvenuto il giorno prima, è stato in viale Toscana, la strada che porta al cimitero di San Bernardo. Qui i ladri sono entrati in una villa forzando una tapparella e rompendo un vetro. In casa non c’era nessuno e così hanno potuto fare razzia indisturbati. Incerto il bottino. «Già un mese fa avevo sventato un furto - spiega la proprietaria -, ero uscita in terrazza per ritirare la tenda e ho visto due ragazzi che avevano già scavalcato la cancellata ed erano entrati nel giardino. Io mi sono messa a strillare, a voce altissima ho detto «dove andate, cosa fate lì”. Quelli si sono voltati e sono andati via, penso che fossero “disperati”. Qui oramai - aggiunge la signora - non ci sentiamo più sicuri e siamo spaventati. Abbiamo tutti gli allarmi, ma purtroppo non servono a niente». In un’altra villa vicina, nelle settimane scorse, una signora si era trovata uno straniero in camera da letto e lo aveva fatto fuggire, mentre in un altro caso ancora due donne, forse zingare, erano entrate in casa e sono state viste sulle scale fra il piano terra e il primo piano.

L’allarme per i furti in casa, insomma, è alto anche in città. Le forze dell’ordine stanno facendo il possibile per garantire un numero di pattuglie sufficienti a controllare i vari quartieri e garantire così più sicurezza ai cittadini. Ma non sempre purtroppo questo è sufficente a tenere i ladri “a distanza”.

Davide Cagnola

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