PREDABISSI Virus e bimbi, da inizio anno 18 positivi: nessuno grave

La pediatra Silvia Giardinetti, dirigente medico dell’ospedale di Vizzolo, stila un bilancio della situazione, che ritiene essere sotto controllo

Dall’inizio dell’anno i pediatri dell’ospedale di Vizzolo Predabissi hanno visitato 18 bambini sintomatici con il Covid di cui due negli ultimi 10 giorni: nessuno di loro era in gravi in condizioni. Di questi, 7 piccoli non avevano ancora compiuto un anno e in ogni caso, dopo gli accertamenti, sono stati subito dimessi. A tracciare un bilancio è la pediatra dirigente medico Silvia Giardinetti, che spiega: «Mentre nella prima ondata del 2020 abbiamo visto 3 piccoli pazienti con dei quadri critici, nel 2021 fortunatamente sono stati tutti casi con una sintomatologia che ha riguardato solo le alte vie respiratorie, in particolare tonsilliti, tracheiti, riniti e forme infiammatorie che comunque non hanno coinvolto i polmoni. Anche in quei bambini - prosegue - che sono stati sottoposti ad una radiografia, in quanto qualcuno di loro accusava dei dolori al petto, non sono state diagnosticate broncopolmoniti». E comunque anche in questa stagione, che è di allentamento generale delle misure anti-contagio, il suggerimento che la dottoressa rivolge ai genitori è quello di utilizzare per i loro figli le stesse precauzioni che ormai dovrebbero essere di rigore per gli adulti.

«Soprattutto - ricorda -, nei momenti di aggregazione, come può essere ad esempio una festa di compleanno all’aperto, noi consigliamo sempre l’uso della mascherina. E anche quando arrivano dei bimbi di 4 o 5 anni in pronto soccorso - riprende -, magari per traumi o altre patologie, a volte notiamo che i genitori utilizzano i presidi, mentre i bambini sono senza mascherina, allora glieli forniamo noi e li invitiamo ad indossarli». Mentre nelle situazioni in cui la mamma è positiva al tampone e ha un bimbo da accudire, l’indicazione, rende noto la specialista, è quella di allattarlo tranquillamente, utilizzando sempre la mascherina, in quanto il Covid non si trasmette con l’allattamento. Se quindi in alcune latitudini di mondo, a partire dall’Indonesia, spaventano i dati riguardanti la mortalità infantile per Covid, in realtà gli esperti a livello internazionale hanno spiegato che nelle aree colpite dal fenomeno, che è diffuso soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, il virus aggrava le condizioni dei bambini che hanno già delle patologie sottostanti, magari non curate adeguatamente. Mentre in Italia sino ad ora la malattia portata dal virus in età pediatrica resta di carattere episodico e non ha conseguenze preoccupanti, pertanto non ci sono motivi di allarme. Situazione che viene confermata dalla pediatra del Predabissi. Intanto continua il tracciamento: anche una parte dei tamponi positivi dei bambini viene infatti mandata a random nei laboratori dove viene condotta la ricerca della variante delta.

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