Polizia locale di Codogno, i defibrillatori sulle auto di pattuglia

Garantiranno un intervento tempestivo nel caso in cui un cittadino venga colpito da un attacco cardiaco per la strada

Sulle auto di pattuglia della polizia locale arrivano i defibrillatori semiautomatici. I dispositivi salvavita saranno assegnati al comando di via Pietrasanta nell’ambito del progetto “Vita” che vede al fianco l’amministrazione comunale di Codogno, l’Asst di Lodi e l’associazione “Roberto Malusarsi Amici del cuore onlus” allo scopo di garantire un intervento il più tempestivo possibile, nel caso di un arresto cardiaco che si verifichi in strada, laddove i vigili urbani operano ogni giorno. Nato a Piacenza, il progetto è stato avviato un anno fa a Lodi e sbarca ora a Codogno, primo comune a livello provinciale a investire sulla prevenzione dopo Lodi. È appurato infatti che la lotta alle patologie cardiovascolari si realizza prima di tutto su questo fronte e facendo in modo di ridurre il tempo tra l’inizio della crisi cardiaca e l’attivazione dei soccorsi. «È stato visto e analizzato che negli incidenti infartuali le prime figure ad arrivare sul posto sono le forze dell’ordine - osserva il sindaco Francesco Passerini -. A livello di cardio-protezione il comune di Codogno sarà il secondo nella provincia di Lodi a dotare le proprie pattuglie di polizia locale del Dae. Sappiamo come i secondi siano determinanti per salvare una vita, per cui credo che dare un ulteriore presidio di cardio-protezione sia a garanzia di tutti i cittadini». I vigili urbani riceveranno a breve due Dae da installare a bordo delle due pattuglie per essere pronti in caso di allerta della sala operativa Areu. I macchinari si vanno ad aggiungere alle colonnine dei defibrillatori installate dall’amministrazione Passerini sul territorio nel corso del mandato, sette in tutto, dislocate in vari punti della città. «È un percorso iniziato cinque anni fa e che adesso andiamo a completare raggiungendo un livello che può dare una tranquillità in più e un presidio in più, sperando sempre che eventi dove sono necessari non si verifichino ma facendoci trovare pronti - conclude il primo cittadino -. In questo momento per altro abbiamo 80 volontari della Protezione civile che si stanno formando all’utilizzo del Dae».

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