Peschiera, possibile evacuazione di alcuni quartieri per una vecchia bomba a Segrate

L’operazione del Genio militare prevista per il 2 maggio, forse si dovrà fermare per qualche ora anche il nuovo hub vaccini di Novegro

Sarà fatto brillare il prossimo 2 maggio, e servirà una deroga prefettizia per consentire l’allontanamento dalle abitazioni dei residenti rientranti nel raggio di azione stimato, l’ennesimo ordigno bellico venuto alla luce nei cantieri operativi nel Sud-est Milanese.

L’ultima “sorpresa” proveniente dal passato è stata scoperta a metà marzo nell’area Teralp a ridosso dello Smistamento Ferroviario, area nella quale sono previsti interventi di realizzazione del nuovo sistema di collegamenti intermodali tra Svizzera e Italia. L’ordigno, sganciato durante i bombardamenti che negli ultimi mesi della Seconda guerra mondiale interessarono pesantemente tutta la zona, è un “proiettile” di fabbricazione inglese, 500 libre – pari a poco più di 230 chili – di peso con un raggio di azione stimato in un diametro non inferiore ai 500 metri. Venuto alla luce durante le sistematiche operazioni di bonifica preliminari all’avvio dei lavori previsti, l’ordigno dovrà essere rimosso e fatto brillare, come già accaduto in passato.

Questa volta però a complicare le operazioni, che con ogni probabilità saranno guidate dagli esperti artificieri del 10° Reggimento Genio Guastatori di Cremona, intervenuti in più occasioni in zona – l’ultima operazione di rilievo, con una “bomba gemella”, nel 2017 – la particolare situazione pandemica che impone rigide regole per spostamenti. La prefettura, che sta elaborando il piano di rimozione e disinnesco dell’ordigno, avrebbe fissato la data nonostante la richiesta da parte di Segrate di attendere la fine dell’emergenza pandemica. Le operazioni fissate per il prossimo 2 maggio coinvolgeranno non solo due quartieri segratesi, ma anche parte del territorio di Peschiera Borromeo – l’area di brillamento dovrebbe essere la stessa di quattro anni fa, sul confine con il quartiere San Bovio – una buona fetta della viabilità del sud-est Milanese e il vicino aeroporto di Linate. Ad essere coinvolto da un temporaneo stop precauzionale potrebbe poi anche essere il previsto hub vaccinale, gestito dal personale medico sanitario del Gruppo Ospedaliero San Donato, che dal 20 aprile dovrebbe aprire negli ampi spazi del Parco Esposizioni di Novegro.

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