Per i piccoli negozi sono i giorni del riscatto, al via la campagna #sottocasamipiace

Confcommercio, Ascom e Unione: «Senza le attività locali non c’è vita nelle nostre comunità»

I negozi chiamano le comunità: «Il commercio locale vive solo se insieme lo facciamo vivere». Al via una campagna con oltre mille vetrofanie esposte in tutti i negozi di vicinato della provincia di Lodi per incentivare la gente a fare la spesa sotto casa e ricordare che senza vetrine illuminate anche i paesi muoiono un po’.

L’iniziativa è di Confcommercio e declinata dalle due associazioni territoriali, Ascom nella Bassa, Unione del Commercio a Lodi, e riguarda tutta la provincia. Da oggi le vetrofanie saranno in distribuzione nelle sedi Confcommercio di Lodi, Codogno e Sant’Angelo, con l’impegno della struttura a raggiungere tutti i negozi della provincia. La campagna è accompagnata anche dall’etichetta web #sottocasamipiace, format di Confcommercio nazionale già utilizzato in altre iniziative. «Un’analoga attività era iniziata nei comuni della Zona rossa nelle primissime settimane di pandemia, perché già allora avevamo capito che c’era un’emergenza immediata e una di lungo periodo a cui rispondere – spiega Isacco Galuzzi, segretario Confcommercio -. L’immagine spettrale delle nostre città e paesi con tutti i negozi chiusi hanno reso evidente quello che noi sosteniamo da tempo, e cioè che senza commercio locale non c’è vita nelle nostre comunità. Anche i cittadini hanno potuto sperimentarlo sulla loro pelle, e dunque crediamo che i tempi siano maturi per una sensibilità diversa rispetto a dove fare la spesa. Il nostro è un tessuto commerciale che vive soprattutto di consumo interno, e da qui vogliamo ripartire, ricordando a tutti i cittadini che facendo la spesa sotto casa non aiutano solo i commercianti, ma anche le comunità nel loro insieme».

Negli ultimi decenni il commercio locale ha dovuto difendersi prima dall’assalto della grande distribuzione organizzata, poi dall’e-commerce. Ora l’emergenza Covid rischia di lasciare un segno molto profondo. Per questo la campagna è stata pensata per durare nel tempo. «Dobbiamo far vivere il commercio locale, e lo devono fare i cittadini – commenta Gianluigi Bricchi, presidente Ascom della Bassa -. Alcuni comuni hanno scoperto con l’epidemia che non avere un negozio sotto casa crea tante difficoltà, e allora l’invito è perché tutti facciano la loro parte a sostenerli». Anche perché il ruolo sociale dei negozi è emerso in modo straordinario nell’epidemia. «In questi mesi abbiamo dato un grande servizio, con la disponibilità a continuare a lavorare e con i nuovi servizi a domicilio – ricorda Marco Mola, vicepresidente vicario dell’Unione del Commercio di Lodi -. Se non ci fossero stati i negozi, l’emergenza sarebbe stata molto più dura. Questo è un insegnamento di cui tutti dovranno ricordarsi».

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