Pendolari, anche i treni vanno in ferie

«Ad agosto 4 corse in meno, sulla linea ci sarà un buco di due ore»

Per i pendolari le brutte notizie non sono ancora finite: ad agosto avranno a disposizione quattro corse in meno sulla Milano-Piacenza. A lanciare l’allarme è il Comitato pendolari di Casale, che ha messo sotto la lente d’ingrandimento tutti i tabelloni degli orari: «È prevista una riduzione significativa del servizio - dice Roberto Borghi, esponente del gruppo e consigliere comunale -, provocando un “buco” di oltre due ore in una fascia importante tra le 17.59 e le 18.12. All’appello mancheranno quattro convogli. Scriveremo alla Regione per far presente la situazione, tanto più che l’argomento era stato discusso anche durante il tavolo territoriale, in quella sede avevamo chiesto di non limitare le corse in estate. Speriamo che sia possibile integrare almeno un convoglio».

I treni “scomparsi” per il mese di agosto sono l’ultimo di una lunga serie di guai che i viaggiatori devono risolvere. In queste due settimana, infatti, il Comitato pendolari ha registrato una sfilza di lamentele a causa di ritardi, guasti e materiale rotabile non adeguato. Senza contare la sporcizia che spesso rende poltroncine e finestrini impossibili da toccare.

Lunedì mattina, inoltre, il ritardo accumulato per raggiungere la metropoli meneghina ha toccato i 90 minuti: «Il treno 20412 è regolarmente partito alle 7.32 da Casale - racconta Borghi - ed è stato fatto fermare alla stazione di Tavazzano, dove i pendolari sono stati letteralmente trasbordati su un treno S1 (la linea veloce Lodi-Saronno, ndr) già saturo di gente. I passeggeri più fortunati sono stati quelli scesi a Milano Rogoredo, perché quelli diretti a Milano Lambrate (oltre al viaggio infernale per inaugurare l’inizio di settimana e dopo diverse “acrobazie”) hanno anche dovuto affrontare i problemi della linea verde della metropolitana offerti generosamente da Atm. Alle 9.31 il treno ha raggiunto Milano Rogoredo con ben 90 minuti di ritardo».

Secondo il Comitato di Casale sono bastati quindici giorni per far peggiorare il servizio. «Questo è solo uno dei tanti disagi che i pendolari della Bassa si trovano quotidianamente ad affrontare - aggiunge Borghi -, in particolare nelle ultime due settimane si è verificato un crollo verticale della poca qualità maturata precedentemente, ma di cui erano già state ampiamente anticipate le cause e le criticità sin dallo scorso inverno». Questa settimana nelle diverse stazioni lombarde, tra cui quella di Lodi, saranno organizzate alcune iniziative per protestare contro il rincaro dei biglietti, Cgil e Pd, per esempio, distribuiranno alcuni volantini tra i passeggeri.

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