PAULLO Ricorso al Tar per gli alberi di San Pedrino

Legambiente impugna la delibera di giunta per fare rispettare gli accordi sulle ripiantumazioni

Un’assemblea pubblica all’aperto, insieme ai cittadini del quartiere per illustrare il ricorso depositato al Tar (Tribunale amministrativo regionale) da parte di Legambiente per la salvaguardia dell’ex bosco di San Pedrino.

A essere stata impugnata è la delibera della giunta comunale di Paullo, che in ottobre ha autorizzato il taglio di un’area verde di quattro ettari circa, ricca di piante di alto fusto e localizzata tra il quartiere di San Pedrino e la Paullese. Secondo il circolo Muzza-Paullese sono spariti più di 1200 alberi, danneggiando l’ecosistema che si era consolidato nei decenni e per affrontare le spese legali davanti al tribunale amministrativo della Lombardia è stata lanciata una campagna di sostegno, che ha raccolto i primi contributi in questi giorni e che mira a raggiungere il traguardo di circa 3.500 euro. «Il ricorso è stato presentato da Legambiente nazionale e firmato anche dai residenti del quartiere e dal circolo Legambiente Muzza-Paullese, che sta raccogliendo i fondi per coprire le spese legali - spiega il vicepresidente del circolo Roberto Bellavita -. Il ricorso si basa sul fatto che l’abbattimento delle alberature da parte della proprietà è avvenuto con il solo avallo di una delibera di giunta, senza l’autorizzazione paesaggistica da parte di una commissione a ciò preposta, come, a nostro parere, sarebbe previsto per legge. Sottolineiamo dunque che il ricorso non si oppone in alcun modo al fatto che la proprietà abbia potuto abbattere alberi per costruire. L’operazione avrebbe richiesto, come già detto, le opportune autorizzazioni da parte di una commissione, a salvaguardia degli interessi della comunità che risiede ai confini dell’area».

Secondo Legambiente se il ricorso verrà accolto, si aprirà la possibilità di un ripristino ambientale, senza impedire alla proprietà di mettere a frutto i propri investimenti.

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