Paullese, sui soldi della Temtraballa il fronte dei sindaci

Sulla Paullese i sindaci milanesi intendono andare dritti per la loro strada: ossia chiedere il finanziamento del tratto fino a Paullo alla Tem, senza però condividere quei soldi con il resto dei comuni, lodigiani e cremaschi, per abbassare i costi del resto dell’opera. In parole povere: semmai si dovessero ripristinare i 157 milioni di euro tagli per i secondi lotti, o un importo inferiore, il denaro anticipato per il tratto milanese dovrà essere «restituito» (circa 50 milioni di euro). È quanto emerso venerdì sera durante la riunione convocata a Pandino, che ha segnato a dispetto delle dichiarazioni distensive, tensioni tra i sindaci milanesi e quelli cremaschi. Alla fine due saranno le azioni: presso il Parlamento verrà presentato un emendamento per l’introduzione dei fondi necessari al completamento della riqualificazione dell’ex statale 415, in regione invece verrà siglato un protocollo d’intesa con il governo per il nuovo cronoprogramma e per il contributo Tem al finanziamento del raddoppio fino al casello di Paullo che però al momento non si sa ancora se firmeranno i soli comuni milanesi senza la «sponda» cremasca.

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