Pass per disabili, 6 su 10 sono abusivi

Malcostume diffuso sull’uso improprio dei permessi di sosta

Pass per disabili: circa il 60 per cento sono utilizzati da “furbetti” dei posteggi. Nei giorni scorsi in via Caviaga i vigili hanno denunciato una donna, che utilizzava ormai da giorni una scansione del pass per lasciare tutta la giornata la macchina nel posteggio dove vige il disco orario di due ore. Ma arriva conferma che il recente episodio di contraffazione non rappresenta certo un caso isolato. Tanto che, con l’obiettivo di arginare il fenomeno, proprio nello strategico tratto di Metanopoli in prossimità del terminal della metropolitana, sono in corso delle verifiche a tappeto da parte della polizia locale. «È un lavoro lungo - spiega il comandante Fabio Allais - in quanto, una volta individuate le targhe degli abitudinari che utilizzano impropriamente i pass, occorre attendere il loro rientro al fine di effettuare le necessarie verifiche. In linea di massima su 10 pass 6 sono utilizzati da persone che disabili non sono le quali o usano una scansione, oppure approfittano un pass che c’è in famiglia a disposizione magari di un anziano». Se quindi attualmente sono in circolazione circa un migliaio di “permessi”, in realtà la presenza di furbi va a penalizzare proprio chi ha reali disagi. In realtà, che una quota di sandonatesi pur di farla franca nella contesa per il posto auto si diletti in atteggiamenti poco civili, era già noto negli anni scorsi. In passato infatti la stessa situazione era emersa per i talloncini riservati ai residenti dei quartieri regolamentati con sosta oraria, fino a quando non è stato individuato un moderno sistema di controllo delle targhe, che non ha lasciato più spazio ai duplicati. Ma se in quel caso è stato più semplice mettere in atto una misura per fermare gli “abusivi”, nel caso dei disabili, essendo il pass legato alla persona, sono necessari costanti e lunghi sopralluoghi. Duro il commento dell’assessore alla viabilità, Simona Rullo, che dichiara: «La cattiva abitudine di abusare dei pass per i disabili appartenenti a parenti è molto diffusa a discapito di chi ha davvero difficoltà a muoversi sul territorio e trova il proprio posto occupato da chi non ha voglia di cercare parcheggio come tutti gli altri». E prosegue: «Le politiche per la garanzia dei diritti delle persone diversamente abili non può non passare dal pretendere il rispetto delle comuni regole di civiltà e di rispetto della legge». Non solo. L’assessore con l’occasione si mostra ferma nell’annunciare che i controlli proseguiranno nel tempo. Nello specifico, l’attenzione continuerà ad essere puntata nella zona di via Caviaga e nelle altre parti di San Donato dove per un posto auto c’è chi è disposto anche a falsificare un pass, oppure ad utilizzare quello di un parente che magari esce raramente di casa. Il tutto per recarsi al lavoro senza dover passare dagli appositi silos, e per ridurre i tempi. Pratiche che, assicurano i vertici dell’ente locale, verrà fatto il possibile per fermare, a beneficio innanzitutto dei veri disabili, ma anche della rotazione di auto, laddove prevista, nelle aree per la sosta.

Giulia Cerboni

© RIPRODUZIONE RISERVATA