Ospedaletto, la stazione fantasma

Vetri rotti, canali ricolmi di foglie, sala d’aspetto abbandonata, scritte sui muri, piccioni in “affitto” al piano superiore. Sulla facciata neppure il cartello con il nome del paese. A Ospedaletto la stazione ferroviaria versa in pessime condizioni. E con il sopraggiungere dell’inverno, i pendolari dovranno ancora fare i conti con le attese al gelo lungo la banchina. La situazione ormai è la stessa da mesi e il passare del tempo, senza nessun intervento, non ha di certo migliorato le condizioni dello scalo che appartiene a Rete Ferroviaria Italiana. Da parte delle ferrovie però non risultano lavori imminenti di manutenzione e riqualificazione. «I locali sono stati dati in comodato d’uso al Comune di Ospedaletto che credo debba preoccuparsi di più della pulizia della stazione, dove le foglie ormai hanno riempito persino i canali - ha dichiarato Riccardo Giannelli, capogruppo di opposizione -, ma allo stesso tempo anche le Ferrovie devono intervenire per rendere decente la stazione che viene usata da molti studenti universitari e dai lavoratori». La linea in questione è la Codogno - Pavia che raccoglie i pendolari passando per Ospedaletto e Orio. Quella di Ospedaletto appare a tutti gli effetti come una stazione “fantasma”. Per chi scende dal treno non è possibile neppure rendersi conto di essere arrivati, perché manca il cartello con il nome del paese. Per chi attende il treno in stazione invece non c’è neppure un posto per sedersi: nessuna panchina è presente sul primo e unico binario e la sala d’aspettato è off limit, esattamente come le altre due porte accanto, i bagni e l’ufficio. La porta della sala d’attesa è addirittura spaccata: i vetri frantumatati sono ancora in parte in bilico e in parte sparsi per terra. Gli unici ad essere comodamente appollaiati sul tetto e sui cornicioni sono i piccioni che hanno trasformato i locali al piano superiore a propria residenza. Quasi nulla è cambiato da quel viaggio compiuto proprio da “Il Cittadino” due anni fa fra le stazione del Lodigiano. All’esterno della stazione ferroviaria, l’unica ventata di novità è la stazione di bike sharing realizzata dalla Provincia di Lodi in accordo con il Comune di Ospedaletto.

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