OSPEDALETTO Disastro Frecciarossa: «È mancata l’ultima verifica sullo scambio»

Avanza l’inchiesta della procura sull’incidente ferroviario del 6 febbraio

«Qualcuno doveva tornare fisicamente sui binari a controllare in che posizione era lo scambio, e invece sembra non sia stato fatto»: è una delle ipotesi avanzate tra “addetti ai lavori” dell’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Lodi sul deragliamento del Frecciarossa 1000 Milano - Salerno delle 5.24 del mattino del 6 febbraio scorso al Pm Livraga, a Ospedaletto Lodigiano. Un disastro ferroviario che costò ferite e contusioni a 31 tra passeggeri e personale di bordo e la morte dei macchinisti Mario Dicuonzo, 59 anni, e Giuseppe Cicciù, 51 anni, uno dei quali ritrovato a centinaia di metri dalla motrice che si era ribaltata in avanti. Mentre in questi giorni dalla Procura trapela che sono ripresi gli interrogatori degli indagati, in tutto 18 persone fisiche e, per responsabilità amministrativa, Rfi e Alstom Ferroviaria, emerge anche che quella notte, al termine della sostituzione (non per guasto ma calendariale a 10 anni dall’installazione) dell’attuatore dello scambio 5, tra il binario di corsa direzione Bologna e i tronchi del posto manutenzione, non andava tutto bene.

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