La Regione archivia la richiesta di Via (Valutazione d’impatto ambientale) presentata dalla società israeliana Elcon per il progetto di impianto di trattamento rifiuti liquidi con bruciatore da insediare alle porte di Casale, in zona Lever. Qualora volesse realizzare l’impianto, dovrebbe dunque riprendere da capo tutta la procedura.
La notizia è stata data ieri nel tardo pomeriggio dal consigliere regionale Fabrizio Santantonio non appena ricevuta la risposta alla sua richiesta d’archiviazione, presentata la settimana scorsa insieme al consigliere regionale Giulio Cavalli. Ad aprile infatti la procedura di Valutazione era stata sospesa perché non era stata presentata contestualmente la richiesta di Aia (Autorizzazione integrata ambientale) in provincia di Lodi.
Alla scadenza dei 30 giorni di sospensione, la Elcon aveva presentato in provincia la pratica per l’Aia, ma senza comunicarlo in Regione. Questo difetto procedurale è stato notato dai consiglieri regionali di centrosinistra che la settimana scorsa, dopo l’audizione del comitato “Casale Respira” in commissione regionale ambiente, hanno protocollato formale richiesta di archiviazione. Richiesta accettata.
«Questa operazione nasce formalmente dalla richiesta di archiviazione presentata la settimana scorsa, ma soprattutto dal lavoro di pressing del comitato sulle istituzioni in questi mesi di lavoro - dice Fabrizio Santantonio -. È la dimostrazione che quando c’è la mobilitazione del territorio e dal basso i risultati si possono ottenere. Tuttavia la partita non è conclusa, perché l’azienda può sempre riprendere da capo l’iter presentando nuove richieste».
Nella risposta della Regione, però, si specifica che qualora la ditta Elcon volesse ripresentare la procedura completa, sarebbe opportuno, per spirito collaborativo, prendere contatto con gli uffici regionali per chiarire la documentazione necessaria e «l’esatta definizione delle operazioni di trattamento rifiuti che si intende svolgere, anche per determinare il soggetto competente al rilascio dell’Aia». È da notare che per alcuni tipi di trattamento l’ente competente è la Provincia, ma per esempio nel caso degli inceneritori la competenza è regionale. Il dubbio su quale sia il soggetto competente la dice lunga sulla valutazione preliminare che gli uffici tecnici danno dell’impianto, se sia o meno un inceneritore.
«Anche la Regione riconosce quanto meno l’ambiguità della proposta di Elcon e si capisce che le preoccupazioni non sono infondate - spiega Santantonio -. Nonostante questo risultato importante, la partita non è ancora finita, e continueremo a vigilare. Proprio per questo è importante continuare a far sentire la completa coesione del territorio nella contrarietà all’impianto, cittadini, associazioni e istituzioni tutti insieme».
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