Ora i bambini hanno una nuova casa

Inaugurata la comunità educativa per minori di Basiasco

Ospiterà fino a dieci bambini dai 5 ai 10 anni, la nuova comunità educativa per minori di Basiasco dedicata alla memoria di Isa Veluti, insegnante e consigliere comunale del Pd a Lodi, scomparsa lo scorso luglio in un incidente stradale.

Quattro camerette per i piccoli e quattro bagnetti, un posto letto per l’educatore e un ufficio, due saloni, una lavanderia, una sala tv: 430 metri quadrati su tre piani che vedranno la presenza della coordinatrice Claudia Mazzocchi, di 3 - 5 educatori a seconda del numero dei bambini, di 2 operatori asa e della supervisione di esperti.

Significativo il fatto che il taglio del nastro, ieri dopo mezzogiorno, sia stato compiuto alla presenza dei bambini di Basiasco, frazione di Mairago, oltre che della comunità e delle autorità, e che già da ieri pomeriggio il parroco don Alberto Curioni abbia promosso i giochi per i ragazzi nel giardino che collegherà la struttura a tutta la comunità di Basiasco.

Una casa famiglia fortemente voluta da amministrazione di Mairago e Consorzio servizi alla persona (ora Azienda speciale consortile del Lodigiano), come ha sottolineato il sindaco di Mairago Davide Tei nel discorso inaugurale. «Non solo per far rivivere e recuperare un patrimonio di ricordi ed esperienze della nostra comunità, cui siamo particolarmente affezionati - ha affermato Tei -, ma perché la destinazione sociale di questo bene permetterà ad alcuni bambini di affrancarsi da situazioni familiari difficili e formarsi in un ambiente di relazioni idoneo e accogliente». Anche Angelo Gazzola, presidente dell’Azienda speciale consortile, ha ringraziato chi ha lavorato per la comunità per bambini, ripercorrendo le tappe che in due anni e mezzo hanno condotto all’apertura: «La progettazione tiene conto della necessità di un percorso di reinserimento del bambino, che potrà passare dall’affido familiare o ritornare gradualmente nella propria famiglia - ha dichiarato Gazzola -. Nel 2012 abbiamo avuto 150 casi di allontanamento di minori dalla famiglia e si è arrivati alla soluzione per 37». Sono poi intervenuti Duccio Castellotti presidente della Fondazione Banca Popolare e Domenico Vitaloni presidente della Fondazione Comunitaria della provincia di Lodi, che insieme a Cariplo hanno coperto più della metà dei 460mila euro spesi per la ristrutturazione. Ancora, numerosi erano i sindaci e le autorità presenti tra cui l’assessore provinciale Mariano Peviani, l’assessore al comune di Lodi Simone Uggetti, i rappresentanti di Asl, carabinieri, polizia locale, mentre hanno portato il proprio saluto Sergio Rancati, presidente dell’assemblea dei sindaci e già presidente del consiglio del Consorzio, Claudio Pedrazzini vicepresidente della Provincia e Fabrizio Santantonio consigliere regionale uscente che ha ricordato la figura di Isa Veluti: «Abbiamo il dovere di insegnare ai nostri figli di essere migliori di ciò che siamo stati noi. E Isa come madre, insegnante, amministratrice, è stata la testimonianza di questo», ha detto, alla presenza anche dei familiari di Isa, del marito Paolo Poggi, degli amici che con lei hanno collaborato nei suoi innumerevoli impegni tra cui proprio la realtà dell’affido. E nel ricordo di Isa Veluti Poggi, già consigliere del Consorzio, il vescovo di Lodi monsignor Giuseppe Merisi ha impartito la benedizione appena prima del taglio del nastro.

Così a Basiasco continua una storia di accoglienza, caratterizzata dall’impegno delle persone: quello di Maria Biancardi, che nel 1936 donò la villa perché divenisse un asilo; quello di Isa Veluti, la cui forza è eredità trasversale per tanti; quello di tutti coloro che a Basiasco vivono o vi arriveranno.

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