Nuove regole di accesso, mattinata di caos davanti all’ospedale di Lodi

Possono essere accompagnati solo bambini e disabili. Proteste e code ieri mattina: sono dovute intervenire anche le forze dell’ordine

Mattinata di caos davanti all’ospedale Maggiore di Lodi. Tanto che sono arrivate persino le forze dell’ordine. Le normative per gli ingressi, in era post covid, sono cambiate. A maggio sono arrivate quelle di Regione Lombardia, l’1 giugno quelle del ministero. Per metterle in pratica è arrivato anche del personale in più. Nel padiglione di accoglienza dell’ospedale Maggiore, che fortunatamente, una volta aperti gli ambulatori per le visite specialistiche, è tornato a ripopolarsi, sono presenti due operatori che, contemporaneamente, fanno entrare una ad una le persone. La procedura è questa: misurazione della febbre, disinfezione delle mani e domande: “Dove sta andando? Ha prenotato? A che ora ha la prenotazione?”. Le persone possono entrare da sole, senza accompagnatori, a meno che il paziente sia un minore o una persona anziana e invalida. Inoltre, il malato non può avere un anticipo rispetto all’orario della visita superiore ai 15 minuti.

Ieri mattina, un uomo voleva accompagnare la moglie giovane al Cup, in compagnia della figlia piccolina. Nel momento in cui è stato fermato ne è nata una discussione piuttosto animata, tanto che sono arrivati persino le forze dell’ordine, per capire cosa fosse successo.

Sempre ieri mattina, davanti all’ospedale, è tornato l’uomo che già il giorno prima si era incatenato a una panchina, di fronte al Maggiore, in protesta per un intervento fatto anni prima, secondo lui andato male e che nessuno aveva mai risarcito. A rimuovere le catene e ad ascoltare le sue rimostranze era arrivata una volante della polizia. La scena si è ripetuta ieri, anche se l’uomo, questa volta, ha cambiato panchina.

Le persone che non hanno potuto accompagnare i famigliari all’interno hanno dovuto aspettare fuori dal presidio. La nuova procedura sarà applicata fino a quando non ci saremo definitivamente lasciati la pandemia alle spalle. Nel padiglione di accoglienza, intanto, è atteso anche il termoscanner, come quello presente nel pronto soccorso di Codogno, che misura la temperatura in modo automatizzato, alle persone.

Nei giorni scorsi, a provocare code davanti all’ospedale, erano stati anche i pazienti in attesa di visita al pronto soccorso pulito del Maggiore. Il covid, infatti, ha fatto cambiare le norme anche per l’accesso in pronto soccorso. I pazienti entrano nella sala a sinistra del vecchio ingresso del pronto soccorso Se non sono pazienti covid finiscono, passando nei sotterranei, nel pronto soccorso pulito, allestito nell’ex radiologia. Sono in programma, infatti, i lavori di ristrutturazione che garantiranno ai pazienti percorsi più sicuri e agevoli.

La raccomandazione però è di consultare l’applicazione “Salutile pronto soccorso” per vedere qual è la struttura con meno pazienti in attesa. In genere, Codogno, che ha un pronto soccorso nuovo, ha un tempo di attesa vicino allo zero.

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