Nozze gay, figli e società:

riflessioni...

Domenica 24 luglio, il Tg3 delle 19 mostra con evidenza (e approvazione?!) la festa dei matrimoni omosessuali avvenuti nello Stato di New York in mattinata. La notizia rimbalza sugli altri telegiornali, anche se con minore evidenza. I giornali di lunedì 25 luglio la riportano a loro volta, con commenti variegati.Mi è sembrato, da quanto detto e fatto vedere, che fossero soprattutto coppie anziane a celebrare le nozze. Non è stata data informazione su che cosa comportano tali nozze!Una domanda legittima credo e fondamentale, soprattutto se si volesse trasferire anche in Italia la scelta operata in sei Stati U.S.A. Per fare un esempio. Il primo matrimonio gay è stato celebrato a mezzanotte tra Kitty Lambert e Chergle Rudd, nonne di dodici nipoti e soggetti dotati di tanti beati. Se fosse in Italia, nel testamento chi – secondo legge – dovrebbe avere la preferenza? I componenti della “nuova” famiglia, o quelli della precedente “normale”? E per quanto riguarda la pensione: vale e come si declina il disposto sulla reversibilità?E’ purtroppo evidente che cresce nei media la propaganda a favore di tali unioni “perché sono un passo avanti, nel progresso civile, nell’esercizio della libertà”. Ma quasi mai si danno indicazioni sulla natura, sui contenuti e sui diritti-doveri dei contraenti.E’ emersa, in alcuni dibattiti, la possibilità di conferire loro il “diritto” di adottare figli. Il che porterebbe al massimo il “diritto” di tali coppie e al minimo quello dei figli: quello di avere – come natura vuole – un papà e una mamma, con cui vivere e relazionarsi per crescere non da orfani “precostituiti”. Qui invece: con due papà? Con due mamme? Senza un papà? Senza una mamma?La Chiesa ha sempre messo in guardia rispetto a tali scelte, e anche rispetto ai “registri”posti in atto da alcuni comuni italiani. E le motivazioni non sono solo di carattere dogmatico-fideistico, ma prodotte da considerazioni di tipo razionale. Motivazioni che stanno balzando in primo piano in questi tempi. La famiglia, composta da un uomo e da una donna, sulla base di un patto di amore sponsale stabile, per la profonda - totale unione dei coniugi e per la generazione dei figli, è la cellula fondamentale ed essenziale per la vita e l’essere della società. Senza di essa la società muore!Il problema demografico, tanto evidente nell’Italia, soprattutto al Nord, è il punto primo e la prima causa della crisi (non solo economica) che è in atto e oramai ci attanaglia da 3 anni. Se non si coglie la realtà, la dimensione e l’essere il problema demografico la causa prima della crisi non ci saranno soluzioni permanenti ma solo soluzioni apparenti e momentanee.Di conseguenza, se invece di esaltare e aiutare concretamente (ed economicamente) le famiglie con figli, si dà sempre maggior spazio, con approvazione ed esaltazione culturale, a realtà come i matrimoni gay, il futuro sarà sempre più al negativo.C’è un episodio ricordato dalla Bibbia (e da Gesù), di grande risonanza vetero testamentaria: la distruzione della città di Sodoma… Dovrebbe far riflettere tutti.

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