Niente rombo di motori, quest’anno la Mille Miglia non passerà per Lodi

L’ultima parata delle auto d’epoca in città risale allo scorso ottobre

Il passaggio 2020 nell’ottobre scorso, con viaggio anche nelle vie di Castiglione d’Adda e Codogno, simbolo della prima zona rossa d’Italia, era stato dedicato idealmente a tutte le vittime del Covid. Su esplicita richiesta di Alvaro Corrù, presidente della Scuderia Castellotti. Non ci sarà invece Lodi nella mappa dell’edizione 2021 della Mille Miglia, storica corsa automobilista diventata ormai note come museo viaggiante unico al mondo.

La “Road Map” – il percorso con tutto il dettaglio delle tappe – è stato reso noto nei giorni scorsi e poi diffuso sul sito ufficiale della competizione insieme alle auto ammesse alla corsa in partenza quest’anno tra il 16 e il 19 giugno 2021. Rispettata la tradizione del tracciato tra Brescia e Roma e ritorno – con arrivi di tappa quest’anno a Viareggio e Bologna - , tra le novità dell’edizione 2021 della competizione rievocativa ci sarà l’inversione del senso di marcia della gara, che andrà a riprendere il senso di molte edizioni della corsa originale di velocità. Tra le sfide nuove al volante ci saranno per la prima volta il passo della Cisa nella prima tappa, o ancora i Passi di Futa e di Raticosa nella terza giornata di gara, ma non ci sarà il passaggio da Lodi.

«Era già previsto perché la Mille Miglia non passa tutti gli anni negli stessi punti ed è normale che ci sia quindi un rinnovo nelle località coinvolte – spiega il presidente della Scuderia Castellotti Alvaro Corrù, che di fatto ha reso possibile tutti i passaggi precedenti -: a Cremona per esempio, che è inserita nel 2021, non passava da qualche anno. Ed è anche logico che ci sia una sorta di alternanza. Per noi è stato davvero un grande onore poter avere il passaggio delle Mille Miglia tre volte in quattro anni». La prima volta risale al 2016, a cui erano seguiti poi il 2018 e il 2020. L’ultimo passaggio, rimandato all’autunno per l’emergenza sanitaria generata dal Covid-19, emergenza partita proprio nel Lodigiano, aveva richiesto un surplus di impegno e organizzazione.

«Avere il passaggio della Mille Miglia in città è stato un traguardo fino a qualche anno prima impensabile – spiega ancora Corrù -: se già la normativa per gli eventi di piazza era mutata profondamente per i fatti di piazza San Carlo a Torino, che avevano generato più di una complessità, l’organizzazione del passaggio dello scorso anno in tempo di pandemia è stato ancora più complesso, ma ne siamo stati felici». L’auspicio è di vederla tornare in futuro, ma «speriamo di riaverla in tempi migliori di questi». Quando insomma la pandemia sarà solo un brutto ricordo.

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