Nell’ospedale del “paziente 1” a Codogno è stata riaperta l’area Covid

Attivati sabato venti posti, altri sei saranno riservati nella Chirurgia

Laura Gozzini

Dopo sei mesi dalla chiusura del reparto Covid all’ospedale di Codogno lo scorso giugno e a quasi due anni dal primo caso di contagio sul suolo italiano da Sars-Cov-2 scoperto proprio al nosocomio cittadino – il paziente 1 Mattia Maestri -, nella serata di sabato il reparto “rosso” di Codogno è stato riaperto. Ieri i ricoverati erano già 14 ma entro oggi saliranno a 20. Riempiendo tutti i posti al momento disponibili. La decisione si è resa necessaria alla luce dell’impennata dei contagi anche nella Bassa Lodigiana, tanto che proprio sabato il pronto soccorso cittadino era sul punto di “esplodere”, con 30 persone da ricoverare e la certezza che ne arrivassero altre, rendendo impossibile trovare fisicamente dove “metterle”. Una situazione al limite, che ha costretto a darne comunicazione alla centrale del 118 di Lodi-Pavia affinché le ambulanze venissero dirottate su altri ospedali. Normale prassi, spiegano dalla direzione generale. In caso di sovraffollamento viene data l’allerta alla centrale per il dirottamento delle ambulanze. È un fatto che ieri le persone ricoverate in pronto soccorso erano scese a 20, essendo state le altre trasferite nel reparto Covid riaperto da poche ore.

Tra i malati Covid ricoverati, sempre a ieri uno solo era in sub-intensiva a Codogno. Gli altri presentano sintomi e un quadro clinico pregresso che hanno richiesto il ricovero, ma non sarebbero in pericolo di vita. A fronte dei positivi in aumento, pur trattandosi di pazienti che si presentano in pronto soccorso con sintomi non paragonabili a quelli di due anni fa, c’è infatti chi necessità di alcuni giorni di ricovero, soprattutto se ha altre patologie. E proprio alla luce di questo andamento, la direzione generale dell’Asst di Lodi prevede la destinazione a breve anche di una parte della chirurgia di Codogno alla cura dei malati Covid. «In pronto soccorso sono presenti pazienti che devono essere ricoverati per Covid e molto probabilmente dovremo riconvertire anche la chirurgia di Codogno riservando 6 letti – spiega la direzione -. Gli interventi d’emergenza, urgenza e gli oncologici saranno mantenuti, il resto per i prossimi giorni subirà necessariamente rinvii, ma saranno messe tutte le forze in campo per minimizzare i disagi».

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