Nel Lodigiano morti aumentate del 75% nei primi sette mesi del covid

Gli incrementi percentuali maggiori a Galgagnano, Valera e Castiglione

I decessi nella Provincia di Lodi da marzo a settembre compreso sono stati quest’anno quasi il doppio della media degli ultimi cinque anni, lo certifica l’Istat. I morti conteggiati in quei 7 mesi sono stati 2.233, 950 in più rispetto alla media dei morti registrati dal 2015 al 2019, con un incremento del 74,63 per cento. I dati registrati dall’Istat nelle sue tavole della mortalità comprendono i decessi per ogni tipo di causa: con il dato ufficiale dei morti con coronavirus che si attesta a 800 (probabilmente sottostimato per le difficoltà di tracciamento nell’emergenza di primavera), il contributo del Covid-19 alla mortalità nel Lodigiano quest’anno è evidente. A livello comunale sono 18 i centri che hanno più del doppio dei morti, in qualche caso il triplo, rispetto alla media dei cinque anni precedenti, 3 non hanno variazioni, 9 hanno una mortalità inferiore.

I comuni con il maggior incremento sono Galgagnano con +215 per cento (passato da una media di 3,8 a 12), Valera Fratta con +200 % (da 4 a 12) e Castiglione con +167,9 % (da 33,6 a 90). Importanti i rialzi anche a Cervignano con +156,1 % (da 8,2 a 21), Sordio con +150 % (da 11,2 a 28), Pieve Fissiraga con +150 % (da 4 a 10), Santo Stefano con +150 % (da 10,8 a 27), Guardamiglio con +143,6 % (da 15,6 a 38), Boffalora con +123,4 % (da 9,4 a 21), Codogno con 116,1 % (da 109,2 a 236).

Tra gli altri centri maggiori, Casalpusterlengo ha +102 % (da 80,2 a 162), Maleo +98,6 (da 28,2 a 56), Tavazzano +95,8 % (da 24 a 47), Somaglia +79,2 % (da 21,2 a 38), Lodi +68,9 (da 295,4 a 499), Sant’Angelo +67,9 % (da 78,6 a 132), Lodi Vecchio +66,7 % (da 39 a 65), Borghetto +51,8 % (da 33,6 a 51), Casalmaiocco +44,1 % (da 10 a 15), San Martino +43,6 % (da 20,2 a 29).

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