MUSICA Si alza il grido di dolore delle bande lodigiane: «Siamo fermi da mesi»

Il maestro Franco Bassanini: «Nessuno ci dà una mano»

Sara Gambarini

L’appello per le bande musicali del Lodigiano arriva dal maestro Franco Bassanini, presidente interprovinciale dell’Associazione Nazionale delle Bande Italiane Musicali Autonome (Anbima): sono state abbandonate. Eppure nel Lodigiano operano 12 complessi per un totale, dati del 2019, di circa 450 strumentisti cui si aggiungono un centinaio di allievi.

«In 14 mesi di pandemia le bande musicali sono riuscite a fare qualche attività nel periodo estivo dello scorso anno - spiega Bassanini -, per il resto ridotto l’insegnamento per gli alunni (salvo, in certi periodi, alcune lezioni a livello individuale, ndr), sono saltati tutti gli impegni per il 25 Aprile di due anni, per le processioni della Madonna e del Corpus Domini, gli impegni per il Carnevale, per le sagre, per il 4 Novembre, i concerti per la Santa Cecilia e di Natale: insomma un disastro non solo dal punto di vista sociale e artistico ma anche economico in quanto alcune spese quali l’assicurazione, l’adesione alla propria associazione, la Siae, le riparazioni, le musiche da acquistare, il materiale per gli allievi con il rimborso agli insegnanti sono state comunque sostenute».

Eppure nessuno ha dato il “la” per aiutarle: «Nessuno è intervenuto per dare un contributo e quello chiamato ristoro, per le bande, non è che una nota stonata - sottolinea Bassanini -; qualche sindaco lungimirante e cosciente del valore che la banda ha nel suo paese ha erogato comunque un contributo, altri invece hanno ignorato completamente quella che è storia e tradizione della propria comunità: il mio appello è dunque indirizzato innanzitutto ai primi cittadini, ma anche alle associazioni, alle fondazioni, alle istituzioni e a chiunque ami la musica, questa musica tanto usata nel periodo buio della crisi». Quindi l’affondo: «Mi arrabbio ancora di più se penso che molte Regioni quali il Piemonte, il Friuli, L’Emilia Romagna, il Lazio, la Sicilia hanno dato contributi anche a pioggia mentre in Regione Lombardia l’assessore ha risposto che non ci sono soldi o meglio sono stati spesi per altri interventi, lasciando 600 bande in difficoltà. Le bande musicali meritano di essere aiutate per quel che fanno spesso da oltre cento anni».

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