Morte di Livio De Riva, l’investitore è indagato

Martedì a San Giuliano i funerali dello sfortunato volontario del soccorso deceduto in un incidente

Una folla di amici ed ex colleghi ieri ha reso l’ultimo saluto a Livio De Riva, 40 anni, il soccorritore degli Angeli Assistenze sanitarie Onlus di San Giuliano, vittima lo scorso 29 ottobre di sulla Via Emilia uno scontro tra la sua moto e un’auto. Proprio nello stesso giorno dei funerali, si è appreso dell’iscrizione sul registro degli indagati per omicidio stradale del 41enne J. H., anche lui residente a San Giuliano, che si trovava al volante della Ford Focus C-Max che ha travolto e ucciso il centauro. Le testimonianze raccolte dagli agenti della polizia locale e i rilievi svolti sul tratto di strada all’intersezione con la via Fratelli Codecasa, sono stati determinanti dopo l’esecuzione dell’autopsia sul corpo di De Riva, il cui decesso sarebbe avvenuto a seguito dalle ferite riportate nella caduta. Caduta che, secondo la ricostruzione dei fatti, sarebbe avvenuta a segui dell’immissione dalla via Codecasa sulla Via Emilia dell’auto di J. H., senza dare la precedenza alla moto diretta da San Donato verso Melegnano. Una manovra che di fatto avrebbe costretto De Riva a frenare di colpo, ma che non gli ha evitato l’urto: una collisione laterale con la macchina che ha sbalzato il 40enne sull’asfalto.

Sul posto gli agenti hanno raccolto varie testimonianze, confermate poi dalle analisi tecniche, che hanno portato quindi ad indagare J. H. per omicidio stradale.

Una magra consolazione per gli amici di De Riva, ieri riuniti alla chiesa parrocchiale di San Carlo per le esequie. «Quando sei un amministratore di una città, conosci fino in fondo le varie realtà del territorio, tra cui quartieri, storie di vita e persone – afferma l’assessore Daniele Castelgrande -. Senza nulla togliere a nessuno, tra le tante persone che incontri in questa missione per la tua città, ci sono i volontari, persone che dedicano il proprio tempo agli altri: Livio era uno di loro, una persona splendida, ma anche una persona come tante, come tutti noi, cresciuta a San Giuliano Milanese. Livio era un volontario ed oggi San Giuliano Milanese, oltre a ringraziarlo per tutto il bene che ha fatto con la sua scelta di essere un soccorritore, perde un figlio, un fratello, un amico, un volontario che non si è mai risparmiato».

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