Minorenne violentata da un suo amico

Una 14enne indiana denuncia e fa arrestare un suo conoscente

Terribile abuso ai danni di una minorenne indiana. La ragazza è stata violentata da un suo connazionale, dopo che lei aveva cercato di opporre un rifiuto. L’episodio è avvenuto nell’autunno scorso, in un’abitazione privata nel comune di Casale. Un tremendo choc, che però non ha impedito alla 14enne di trovare la forza per reagire. Aiutata da alcuni assistenti sociali, è uscita allo scoperto e ha raccontato tutto alla forze dell’ordine, indicando anche il suo presunto aggressore. Si tratta di un giovane di origine indiana (22 anni di età e residente nel territorio), che dopo i fatti contestati aveva lasciato l’Italia. Solo nei giorni scorsi è stato fermato dalla polizia di frontiera all’aeroporto della Malpensa: su di lui sono subito scattate le manette.

Tutta la vicenda è iniziata ancora l’anno scorso, quando due stranieri di origini indiane, ma regolarmente residenti nel territorio, si sono conosciuti nel capoluogo. Tra di loro è nata un’amicizia, che però si è presto trasformata in violenza. Lo stupro sarebbe stato consumato in una casa di proprietà di alcuni parenti del 22enne, a Casalpusterlengo. La ragazzina (nata nel 1996) è stata convinta ad entrare in questo appartamento e lì sarebbero scattate delle proposte un po’ troppo insistenti, fino a sfociare in un abuso. Una situazione accompagnata anche da ripetute minacce, per impedire che quanto successo venisse a galla. Il giovane (S.M., le sue iniziali, nato nel 1989) avrebbe intimato alla 14enne di non fare parola con nessuno dell’aggressione, altrimenti lui avrebbe fatto scoppiare uno scandalo, raccontando tutto ai genitori di lei e riferendo che l’amica era consenziente. Ma la minorenne indiana, che frequenta una scuola del Lodigiano, non ha trattenuto il gran dolore che aveva dentro e ha ricostruito quanto successo ad alcuni conoscenti, poi alle forze dell’ordine. È stata anche aiutata dai servizi sociali e alla fine è arrivata ad una denuncia ufficiale, fatta in questura nell’ottobre del 2010.

Secondo quanto riferito dalla polizia, che ieri ha presentato i risultati dell’operazione con il dirigente della squadra mobile Alessandro Battista e il vice questore aggiunto, Angelo Di Legge, sono state inoltre fatte delle verifiche alla clinica Mangiagalli di Milano, che hanno evidenziato la presenza di ecchimosi varie sulla ragazzina e hanno dato riscontro delle violenze subite. Per salvaguardare la piccola vittima, da eventuali pressioni familiari o di altri connazionali, è stata disposta anche una misura cautelare dal giudice per le indagini preliminari di Lodi, con cui si è deciso di affidare la 14enne a una comunità protetta.

Dall’anno scorso, invece, S.M. risultava irreperibile, da tempo infatti aveva lasciato l’Italia, forse per ritornare in India, la sua nazionalità di provenienza.

Ha varcato di nuovo i confini italiani solo nei giorni scorsi e, dopo un controllo da parte degli ufficiali di polizia dell’aeroporto di Malpensa, è stato bloccato. Alla fine le verifiche hanno confermato che si trattava di un individuo sospettato e ora il 22enne è stato portato nel carcere di Varese. Dovrà rispondere di violenza sessuale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA