Metanopoli, da settembre piscina chiusa

Anche i campi da tennis e il palazzetto dello sport subiranno alcune limitazioni per garantire lavori di riqualificazione

A partire da settembre, all’interno del centro sportivo Metanopoli, in attesa che venga dato seguito al piano di rilancio della struttura grazie a una possibile partnership con Eni o Policlinico, chiuderanno i battenti la piscina, i campi da tennis e il palazzetto dello sport. Per questi due ultimi impianti potrebbe essere previsto in effetti un funzionamento parziale, dietro un corrispettivo da parte delle associazioni sportive che garantisca la copertura dei costi, ma di fatto alcune attività, come previsto, si interromperanno. Qualche sviluppo è emerso dall’incontro che l’assessore con delega allo sport Matteo Sargenti ha avuto nei giorni scorsi con i circa 20 sodalizi che utilizzano le strutture. L’esponente dell’esecutivo di centrosinistra, spiega: «Siamo partiti dall’illustrare le criticità che comportano gli impianti obsoleti del centro, che si traducono innanzitutto in costi esorbitanti per il Comune, pari a circa 750mila euro all’anno solo per gli impianti, per cui a partire dall’autunno è prevista una funzione limitata, eccetto per la piscina, la cui attività verrà sospesa, in attesa dei lavori di riqualificazione».

E dopo il dibattito che si è acceso in merito alla fruibilità del parco, l’esponente dell’esecutivo di centrosinistra assicura che «il parco rimarrà accessibile», almeno fino all’inizio dei cantieri, dopodiché si aprirà una pagina nuova su cui per il momento continua a esserci riserbo. Pare infatti che siano ancora in corso i confronti con Eni, Policlinico San Donato e Università degli studi, ovvero i potenziali partner che dovrebbero finanziare “il piano di rinnovo” teso a riqualificare l’indirizzo storico del territorio per lo sport e il tempo libero della città. Nel frattempo, entro metà maggio si dovrebbe tenere un nuovo confronto con i sodalizi che gravitano intorno al centro, le cui convenzioni in linea di massima scadranno in giugno. Per coloro che vogliono saperne di più sul progetto complessivo, pare che entro giugno la giunta dovrebbe far debuttare i capisaldi su cui verte l’ambiziosa scommessa. Intanto, l’attenzione sul tema resta alta, e il dibattito continua a infiammarsi su Facebook.

La pagina “Insieme per il parco” aperta nelle scorse settimane dalla lista civica di minoranza “Insieme per San Donato”, conta oltre 200 “amici”, che oltre a confrontarsi scaricano la documentazione che viene man mano inserita sul web. Ultimo aggiornamento: la risposta alla recente interrogazione in cui il gruppo consigliare di opposizione chiede lumi alla squadra di governo sul futuro del centro.

Giulia Cerboni

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