Melegnano: «Mai le auto nel fossato»

«No ai parcheggi nel fossato del castello Mediceo». A Melegnano Sinistra ecologia liberta raccoglie oltre 600 firme. «Ma presenteremo anche un’interrogazione al ministro per i beni culturali Dario Franceschini». È la sfida lanciata nel fine settimana dalla sinistra locale, che sabato pomeriggio ha promosso una manifestazione ad hoc. «Il Piano urbano del traffico varato da palazzo Broletto prevede la realizzazione di 35 posti auto nella porzione est del fossato del castello - hanno premesso i leader locali di Sel Valentina Cannavò e Gabriele Mandrino con l’ex sindaco Pietro Mezzi, oggi capogruppo di Centrosinistra Melegnano -. Ma a nostro avviso si tratta di un grave errore che, dovuto forse a una scarsa conoscenza del valore storico dei beni monumentali e ambientali, deve essere assolutamente evitato».

Di qui le tante iniziative messe in campo dalla sinistra cittadina, che già da tre settimane ha promosso una raccolta di firme tra i residenti dell’intero Melegnanese. «Crediamo infatti che il castello appartenga non solo ai melegnanesi, ma anche ai residenti dei comuni attorno - hanno rimarcato Cannavò e Mandrino -. Non a caso la raccolta di firme ha già incassato oltre 600 adesioni». Nel pomeriggio di sabato, invece, Sel ha organizzato un sit-in con tanto di catena umana attorno al fossato del maniero. «E anche in questo caso la nostra iniziativa ha riscosso un grande successo - hanno chiarito gli organizzatori -. Di recente, poi, abbiamo chiamato in causa la stessa Soprintendenza di Milano. Ma non abbiamo alcuna intenzione di fermarci. Già nei prossimi giorni infatti, attraverso il nostro parlamentare Daniele Farina, presenteremo un’interrogazione al governo di Roma: al ministro per i beni culturali Dario Franceschini chiederemo di intervenire per scongiurare l’ipotesi». Concetti ribaditi dallo stesso Farina, che sabato ha fatto anch’egli tappa al sit-in di Melegnano. «Quello del centrodestra è un progetto completamente sbagliato, che non può essere in alcun modo adottato - sono state le sue parole -. Ecco perché sono pronto a portare la questione in Parlamento».

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