MASSALENGO Tangenziale, il ricorso non si farà

L’annuncio del sindaco Serafini: partirà un iter nuovo, che richiederà almeno 3-4 anni

La provinciale 23 alla Motta Vigana di Massalengo, dove era stato previsto un piano per realizzare la tangenziale

Il Comune di Massalengo è intenzionato a non impugnare davanti al Consiglio di Stato la recente sentenza con cui il Tar, accogliendo i ricorsi presentati da alcuni agricoltori coinvolti nelle procedure di esproprio, ha cancellato dal Piano di governo del territorio la previsione della nuova tangenziale di Motta Vigana e ha annullato le delibere di approvazione del progetto dell’opera viabilistica.

Ad annunciarlo è stato il sindaco, Severino Serafini, in apertura dell’assemblea pubblica svoltasi lunedì scorso presso l’Oratorio “Don Bosco” per informare la cittadinanza sulle conseguenze del pronunciamento del Tar e le prospettive future della variante alla Sp 23.

A motivare questa posizione, secondo quanto riferito da Serafini, sono le valutazioni effettuate dai legali e dagli urbanisti che assistono l’amministrazione comunale nella vicenda, secondo cui in sostanza non esisterebbero margini sufficientemente ragionevoli per ribaltare il primo grado di giudizio, che ha evidenziato e censurato errori commessi nel corso del lungo procedimento della tangenziale (iniziato nel 2008), in particolare la mancata costituzione di un vincolo preordinato all’esproprio conforme a quanto stabilito dalla legge e l’insufficiente approfondimento, in sede di Valutazione Ambientale Strategica del Pgt, dell’impatto prodotto sotto diversi profili dalla previsione della nuova strada.

Il sindaco ha quindi spiegato che di fronte a questo scenario appellarsi al Consiglio di Stato comporterebbe un inutile impiego di risorse pubbliche, tenuto oltre tutto conto del fatto che per effetto della sentenza del Tar il Comune dovrà già pagare ai ricorrenti le spese di giudizio (stabilite in 26.000 euro più accessori, per un importo complessivo che si avvicinerà ai 50.000 euro).

Il percorso indicato da Serafini per ristabilire corretti presupposti alla realizzazione della tangenziale prevede ora una variante puntuale al Pgt, con relativo supplemento di VAS, a cui dovranno seguire l’elaborazione e l’approvazione del nuovo progetto, con tempi complessivi che si possono, pur approssimativamente, stimare in 3-4 anni. In alternativa, si potrebbe pensare ad una approvazione del progetto definitivo della tangenziale con delibera di consiglio comunale, avente in quel caso valenza di variante urbanistica, opzione che tuttavia il sindaco ritiene al momento sconsigliabile perché esposta al rischio di nuovi ricorsi, «da non escludere visto l’atteggiamento agguerrito degli agricoltori interessati».

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