Maggi del Pdl:

«C’è una penale

da sborsare

per il ritardo»

Il project financing della nuova piscina aveva suscitato numerose perplessità fin dall’inizio, ecco perché nel 2008 il consigliere di minoranza Lorenzo Maggi (Pdl) presentò un’interrogazione sulla questione. Oggi il capogruppo punta immediatamente il dito contro la «lunghezza esasperante» dei lavori, e non solo.

«Questa lunghezza esasperante dell’iter dimostra come in realtà non è affatto filato tutto liscio - afferma -. Il bando iniziale che prevedeva l’investimento risale al 7 maggio 2007 e nel 2013 non abbiamo ancora finito l’opera. L’approvazione del progetto esecutivo è avvenuta il 22 settembre 2010 con una determina, ci abbiamo messo tre anni e due mesi per progettare l’impianto. È palese che ci sia stato qualche problema».

Maggi ritiene che questa sia indubbiamente un’opera di valore, necessaria per la città. Tuttavia si chiede come mai fino a questo momento non ci sia stato un controllo sul ritardo nella consegna dei lavori. «È prevista una sanzione per il ritardo - spiega -, la piscina doveva essere consegnata entro 540 giorni dall’approvazione del progetto esecutivo, quindi il 16 marzo 2012. La convenzione, all’articolo 31, prevede che sia applicata una penale dello 0,1 per mille sull’importo totale per ogni giorno di ritardo. Oggi la penale ammonterebbe a 401mila euro, una cifra destinata a salire a 560mila se l’impianto dovesse essere pronto per aprile. Qualcuno ha sollecitato l’impresa e si è preso la briga di verificare il rispetto della convenzione? C’è qualche causa di forza maggiore che giustifica questo ritardo pari a 294 giorni?». Maggi si chiede se la società possa far fronte a questa spesa: «Non voglio fare dell’allarmismo, ma siamo certi che possa garantire il pagamento? La lettera di un esperto in materia, pubblicata sul Cittadino, segnala che in altri Comuni e per altri interventi si sono verificati alcuni problemi».

G. B.

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