L’ospedale Predabissi in allarme: sette pazienti in terapia intensiva

Sono giornate di intenso lavoro anche alla centrale operativa dell’Areu

Ospedali in sofferenza, aumento costante di chiamate al centralino Areu, e servizi di pronto soccorso che si preparano ad affrontare un urto che appare ineluttabile.

È il quadro presentato dai responsabili di Soreu Metropolitana, cui non fa eccezione il presidio ospedaliero di Asst Melegnano Martesana il cui nosocomio di riferimento, il Predabissi di Vizzolo, è tornato a vivere giorni di grande allarme. A parlare di una situazione «sotto controllo ma che richiede massima attenzione» sono i numeri fatti registrare nelle ultime ore: i pazienti Covid ricoverati nelle ultime 24 ore al Predabissi sono 55 – 90 complessivamente considerando gli altri presidi ospedalieri facenti parte dell’Asst Melegnano Martesana – con un numero crescente di accessi al pronto soccorso che, fanno sapere dai vertici dell’azienda ospedaliera, al momento pur se a fatica riesce a reggere il ritmo richiesto dalla crescente domanda di visite e controlli. A preoccupare sono però anche i numeri che riguardano i pazienti che richiedono il ricovero nelle terapie intensive che fino a pochi giorni fa erano Covid-free – chi necessitava di Tia veniva dirottato a Pavia – e che ad oggi sono invece tornate operative.

Lontane dai 37 posti occupati nei periodi peggiori dell’ondata primaverile, ad oggi però sono già 7 i ricoverati per polmoniti interstiziali con necessità di ventilazione forzata. Al momento, fanno sapere dal Predabissi, la situazione appare sotto controllo, tanto che il pronto soccorso ha accolto e smistato anche pazienti provenienti da Milano città, ma appare evidente il timore di un rapido peggioramento della situazione qualora non si riuscisse a interrompere la crescita esponenziale dei casi di positività e di morbilità.

E la stessa sala operativa di Areu Città Metropolitana, nel fornire dati sulla situazione complessiva, presenta un quadro che evidenzia un generale peggioramento della situazione: negli ultimi tre giorni, fanno sapere i responsabili, si è assistito a un netto aumento delle chiamate per “sospetto Covid”, e il 38 per cento degli eventi registrati ha riguardato patologie attinenti a crisi respiratorie e sospetta infettività. Gli stessi accessi ai pronto soccorso di Città Metropolitana, segnala Soreu, hanno avuto un aumento del 41 per cento per quanto riguarda motivi respirativi e infettivi con una crescita giornaliera – calcolata negli ultimi tre giorni – superiore al 30 per cento.n

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