LODI «Un minimercato alimentare al coperto nella palazzina dell’Aler»

Ufficiale il piano di ristrutturazione da 250mila euro nell’Oltreadda

Un mini mercato coperto di prodotti agroalimentari. Così l’Aler Lodi-Pavia (Azienda lombarda di edilizia residenziale) conta di far rinascere le palazzine di via Campo di Marte, in zona Oltreadda.

«L’idea è quella di ristrutturare il fabbricato e di adibirlo a servizi per la zona – annuncia il direttore Aler Lodi-Pavia, Matteo Papagni – è già stato rimosso l’amianto e ora si tratta di avviare la progettazione. Il complesso è composto da quattro negozi al piano terra, al primo un immobile privato e un altro di proprietà Aler, ma non vincolato all’edilizia pubblica». La volontà dell’azienda regionale è quella di ridare vita ad uno spazio centrale per Campo di Marte. «Ci è stata manifestata l’esigenza di un’attività di quartiere – riferisce Papagni – avremmo quindi pensato di realizzare un piccolo mercato di prossimità con prodotti di filiera a chilometro zero, l’obiettivo è quello di coinvolgere le associazioni di categoria per valutare tempi e modalità di questa iniziativa».

Un mercato di prodotti agricoli esiste già in città, in piazza Omegna, a cura della Coldiretti. Ma il progetto Aler è quello di provare ad offrire un servizio al coperto e al di là del fiume. «Dovremmo anche avviare un’interlocuzione con il Comune di Lodi, per valutare se hanno intenzione di mettere a disposizione un presidio decentrato degli uffici amministrativi, come anagrafe o altri servizi – aggiunge Papagni – peraltro questo nostro piano s’inserisce perfettamente nelle attività che stiamo portando avanti come azienda, con l’indicazione di diversificare gli investimenti».

Attualmente le palazzine di via Campo di Marte non versano in buono stato. «Naturalmente dovranno essere interamente ristrutturate – precisa Papagni -. Saranno rifatti impianti, serramenti, serrande, è previsto anche un cappotto termico. Stiamo valutando se possiamo accedere all’ecobonus, elaboreremo poi uno studio di fattibilità tecnica e quindi si procederà con le opere. se possibile, dall’anno prossimo. La stima dei costi è di 250mila euro, che preleveremo dal fondo permanente per il patrimonio».

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