LODI Torna l’allerta per la West Nile, nella Bassa zanzare positive

La zanzara è il veicolo del virus della “febbre del Nilo”

Torna la paura per la West Nile. La Bassa si conferma un territorio endemico. L’Ats, infatti, ha individuato, con le trappole per la cattura delle zanzare, posizionate in territorio di Caselle Landi, degli insetti positivi. Non sono risultati, invece, fa sapere l’Ats, dei casi umani di contagio. Il piano dell’Ats prevede il rilevamento precoce della circolazione dei virus sul territorio durante la stagione di attività dei vettori, testando zanzare, uccelli, cavalli ed esseri umani, al fine di ridurre il rischio di trasmissione a quest’ultimo. Dall’inizio di giugno 2020 a dicembre dello stesso anno, in Italia, sono stati segnalati 68 casi umani di infezione da West Nile Virus, di questi 45 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva, 7 casi come febbre confermata, 16 casi identificati in donatori di sangue. Tra i casi sono stati riportati 5 decessi. La Bassa è stata individuato come territorio endemico. Quando dal campione emergono zanzare positive, al centro trasfusionale dell’Asst parte la campagna di monitoraggio a tappeto sui donatori. «L’organizzazione è su base provinciale - spiega il medico Giuseppe Cambiè - e con riferimenti alla provincia vicina se i casi vengono segnalati tra i due comuni. Su tutti i donatori viene effettuato il test molecolare per la ricerca del virus congiuntamente agli altri test che si eseguono normalmente su ogni donazione. Ai test per epatite e Hiv si aggiunge la ricerca del genoma del virus West Nile». Fino ad ora nessun donatore è risultato positivo.

Cristina Vercellone

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