Lodi, ticket sanitari non pagati: l’Asst si rivolge all’Agenzia delle entrate

Centinaia le cartelle recapitate nelle case dei lodigiani

Soltanto al «Cittadino», in pochi giorni, è arrivata una manciata di segnalazioni, ma i casi sono centinaia, e obbligano a ritornare indietro, a volte, quasi dieci anni. Si tratta delle lettere inviate dall’Agenzia delle entrate per conto dell’Asst di Lodi, in cui l’azienda reclama il pagamento di ticket per prestazioni sanitarie del 2012, 2013, 2014. Poche decine di euro, non è questo che ha fatto infuriare molti cittadini, bensì la modalità con cui il pagamento viene richiesto, senza indicare nel dettaglio gli estremi della prestazione che sarebbe stata erogata. È un dato di fatto che le lettere inviate sono moltissime, e che in tanti casi riguardano evidentemente persone che nel frattempo sono decedute. Tra le lettere inviate dall’Agenzia delle entrate, molte riguarderebbero anche prestazioni erogate dal Pronto soccorso in codice bianco, e che per questo non sarebbero passate in anticipo dal Cup. Contattato nel merito, il direttore generale dell’Asst Salvatore Gioia ha spiegato cosa avrebbe portato a questa situazione che ha messo in apprensione centinaia di cittadini: «La procedura di recupero dei crediti è stata rallentata da due anni di pandemia, ci sono molte pratiche da smaltire e per questo ci siamo affidati all’Agenzia delle entrate. Abbiamo attivato comunque un numero di riferimento e sul sito c’è tutta la modulistica per avere maggiori informazioni sulle prestazioni. Del personale dedicato ricontatterà tutte le persone per rassicurarle sul fatto che a nessuno sarà chiesto un euro non dovuto». Sulla questione del pagamento anticipato, che è necessario prima di accedere agli ambulatori, il direttore generale offre un’interpretazione: «In qualche caso, può accadere che durante la visita si renda necessario un esame diagnostico non preventivato, che quindi non è stato pagato preventivamente ma deve essere saldato dopo. Il nostro personale comunque contribuirà a chiarire tutto».

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