Lodi, tangenziale sempre più pericolosa

Anche se la strada più pericolosa del Lodigiano è la via Emilia, nella classifica delle tratte da “bollino nero” la tangenziale di Lodi non fa certo una bella figura. Bastano solo 4,3 chilometri di asfalto per provocare numerosi incidenti. L’ultimo in ordine di tempo è accaduto proprio lo scorso week end, quando un giovane ha perso il controllo dell’auto e si è schiantato nel sottopasso a pochi metri dalla caserma dei vigili del fuoco, per poi essere ricoverato in rianimazione a Pavia. Il numero degli incidenti in tangenziale è in aumento rispetto al passato: nel 2012 da gennaio a ottobre si sono verificati 16 schianti, nel 2009 solo 7. Niente a che vedere con i dati relativi alla via Emilia, che però si estende per 46,75 chilometri: in nove mesi (gennaio-settembre 2012) si sono verificati 81 incidenti, una tendenza in miglioramento rispetto al passato; nel 2011, infatti, si era arrivati a quota 153, mentre nel 2010 a 131.

Queste informazioni sono state esaminate il mese scorso in occasione di un vertice convocato dal prefetto Pasquale Antonio Gioffrè. Un appuntamento per fare il punto della situazione sulla sicurezza stradale. La polizia aveva fornito alcuni dati sugli incidenti nel Lodigiano, per capire come evitare le tragedie.

L’ipotesi è quella di installare un “tutor” lungo la tangenziale di Lodi, un sistema in grado di calcolare la velocità media dei conducenti, oltre al potenziamento dei controlli. Toccherà alla Provincia, e nello specifico al settore guidato dall’assessore Nancy Capezzera, organizzare un tavolo tecnico per promuovere gli interventi.

Tra le strade da tenere rigorosamente sotto osservazione c’è l’ex statale 235, la Lodi-casello: 16,9 chilometri nel Lodigiano che da gennaio a ottobre hanno collezionato 23 schianti.

La 234, la Codognese, 21,45 chilometri di carreggiata nel Lodigiano, conta invece 15 incidenti. Occhi puntati anche sulla Pandina, la Mairano-Sant’Angelo, la Lodi-San Colombano e la Paullese. Tutti coloro che si sono seduti al tavolo della prefettura, dalle forze dell’ordine alle istituzioni, hanno sottolineato un aspetto: a scatenare il maggior numeri di sinistri sulle strade della provincia è l’eccesso di velocità.

Complessivamente, in provincia gli incidenti l’anno scorso sono passati da 954 a 675, un dato per il momento ancora parziale, visto che è aggiornato a ottobre 2012.

Se sulle strade extraurbane la situazione tende a migliorare, lo stesso non si può certo dire per i centri abitati del Lodigiano: qui gli incidenti crescono e ad avere la peggio sono i ciclisti e i pedoni.

Greta Boni

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