Lodi, stop alle cremazioni al cimitero di Riolo: due bruciatori fuori uso

Il forno non tornerà in funzione prima di settembre, bisogna aspettare i pezzi di ricambio in arrivo dall’Estremo Oriente

Il forno crematorio di Riolo ha smesso di funzionare. All’inizio della scorsa settimana, due dei tre bruciatori si sono irrimediabilmente rotti. Per far ripartire il forno bisogna dunque aspettare i pezzi di ricambio in arrivo dall’Estremo Oriente. Presumibilmente, fino a settembre, il forno non potrà tornare in funzione. Per i cittadini significa costi aggiuntivi in più e per il Comune di Lodi 50mila euro in meno di introiti al mese. Palazzo Broletto però si è mosso il giorno stesso del guasto per far riparare il prima possibile l’impianto, stilare una convenzione con un’altra città per far risparmiare i cittadini e preparare una gara per assegnare la realizzazione di un secondo forno a una società che si occupi anche della manutenzione dei cimiteri.

«Abbiamo contattato subito l’azienda produttrice del forno, la Cib Unigas di Campodarsego. L’azienda deve far arrivare i bruciatori dalla Cina - spiega la vicesindaca Laura Tagliaferri -. Ci hanno spiegato che ci vogliono 25 giorni lavorativi dall’ordine. Un’altra azienda si occuperà dell’assemblaggio: considerando che in questo periodo è difficile anche recuperare i materiali edili, abbiamo calcolato che, ragionevolmente, prima di settembre, il forno non ripartirà». Nel frattempo, i cittadini, circa 100 al mese, dovranno rivolgersi per il servizio di cremazione a città come Piacenza, Brescia e Pavia con costi aggiuntivi. «Per noi il mancato introito è un pesante danno economico, ma stiamo cercando di limitare i costi almeno per i cittadini - dice la vicesindaca -. A Lodi, infatti, i residenti pagano 350 euro e i non residenti 570. Se le tariffe sono simili anche negli altri Comuni, i lodigiani che devono spostarsi per la cremazione dei loro cari hanno spese in più da sostenere. Stiamo cercando di fare una convenzione con un unico forno crematorio di un’altra città, in grado di garantire una tariffa ridotta per le nostre famiglie». In prospettiva, inoltre, sarà introdotta una seconda linea in città. «Il forno di Riolo è vecchio - spiega Tagliaferri - . Il problema è noto. Dopo la riparazione di questo bisogna pensare a un secondo forno. Stiamo ragionando sulla formula giusta. La società che si occuperà della realizzazione del nuovo forno dovrà occuparsi anche della manutenzione dei cimiteri. Un tema quest’ultimo che ci sta molto a cuore e che è sentito dalla popolazione».n

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