Lodi sogna ancora il maxi parcheggio

Aumentano gli stalli, ma i silos sono ancora un miraggio

Cresce la dotazione di posti auto, soprattutto vicino alla stazione. Ma Lodi continua a sognare il suo parcheggio multipiano, un progetto che è ancora fermo al palo. È questa la fotografia dell’offerta di parcheggi in città, dopo due anni e mezzo di mandato della giunta Guerini. Una delle ultime opere inaugurate è quella di piazzale Forni, 151 stalli a pagamento vicino allo scalo ferroviario. Questa è una delle zone dove la pressione del traffico è più elevata, dove già al mattino è guerra per trovare uno spazio. Gli interventi si sono concentrati anche vicino al centro, attraverso la trasformazione dei posti per residenti in strisce blu.

Queste misure hanno portato la città ad avere 1.812 stalli a rotazione, che consentono un’accessibilità alle vie che si trovano in centro. Poi ci sono 1.653 posti a servizio dell’ospedale e vicino alla stazione che sono gratuiti (tra cui via Massena, ex Macello, via D’Azeglio, via Griffini, via Villani e via Trento Trieste). Ci sono inoltre aree di sosta a pagamento, ma che non sono a rotazione: in totale 396 posti (tra cui via Polenghi, ex scalo merci ferroviario e piazzale Matteotti). Come già segnalava il piano urbano della mobilità, documento approvato dal Broletto, le aree più utilizzate per la sosta rotazione sono quelle di piazzale 3 Agosto, viale IV Novembre, via Dall’Oro e viale Dante Alighieri. Qui vengono raggiunte punte altissime di presenza delle auto. Così anche quelle di via Villani, via Griffini, largo Marinai d’Italia e via Visconti (in totale 487 posti) che sono già stracolmi alle 9 del mattino. E si riempiono di veicoli durante la giornata i parcheggi D’Azeglio e l’ex Macello sulle rive del fiume. Come evidenziato dai monitor vicino alle aree di sosta, che a volte non funzionano. Per questo la giunta Guerini aveva annunciato interventi per potenziare la sosta. Ma i maxi progetti non sono mai decollati. Alla vigilia delle elezioni del 2010, il centrosinistra guidato dal sindaco Lorenzo Guerini aveva promesso di realizzare nel corso del mandato fino a 1.500 stalli in più. Un’iniziativa che passava dalla creazione di nuove aree di sosta e almeno da un multipiano per lasciare le auto. La priorità era il silos in via D’Azeglio. L’obiettivo era quello di passare dai 360 posti attuali a 580 stalli. Il piano è stato portato avanti dal Broletto, che voleva ricorrere al contributo dei privati per la realizzazione. Ma non è stato trovato il giusto equilibrio tra finanziamento pubblico e investimento privato e il programma è finito in un tunnel senza uscita. Per ora senza speranza anche il piano di nuovi stalli legati alla trasformazione urbanistica delle aree dismesse. L’ipotesi era quella di potenziare la dotazione dei parcheggi in viale Pavia, nell’ampio spazio dell’ex Abb di proprietà della Bpl. E c’erano anche gli altri posteggi nelle zone del Consorzio agrario (vicino alla stazione ferroviaria) e all’ex Cetem di corso Mazzini. Infine era stata vagliata la possibilità di utilizzare gli ex Monopoli di via Gorini come un maxi parcheggio, ma anche questa indicazione è evaporata nel nulla. E verrà lasciata in eredità ai nuovi amministratori.

© RIPRODUZIONE RISERVATA