Lodi, si è spenta Paola Tramezzani

La politica e l’impegno sociale, fino all’ultimo respiro. Paola Tramezzani se n’è andata così, ieri pomeriggio nella sua casa di via Biancardi, 69 anni e una lotta contro la malattia che sembrava non aver scalfito la sua determinazione. Una morte accolta tra lacrime e disperazione non solo dalla famiglia, ma dal mondo della scuola e, soprattutto, della politica, perché Paola Tramezzani è stata una delle anime storiche della sinistra di Lodi. Alle sue spalle un lungo elenco di incarichi di partito e il ruolo di vice sindaco rivestito dal 1995 al 2005, a fianco dell’allora primo cittadino Aurelio Ferrari.

Decisa, pronta al confronto, alla discussione. Lo si capisce anche da queste poche righe, scritte sul suo profilo Facebook per raccontarsi: «Mi interessa la scuola, vista da genitori e studenti, infatti appartengo al Cgd, Coordinamento genitori democratici, mi interessa la politica, mi piace il Pd».

È entrata in consiglio comunale nel 1985, la politica l’aveva appassionata a tal punto che aveva deciso di aderire al Pci. Nel 1994 è stata segretaria cittadina dei Ds (ex Pci ed ex Pds), ai tempi della Lega nord in Broletto. Nel 1996 è entrata a far parte della giunta di centrosinistra, come vice sindaco e come assessore alla cultura e allo sport. Ha fatto parte della segreteria cittadina, della direzione provinciale e di quella regionale dei Ds, mentre con la nascita del Pd era diventata componente dell’assemblea provinciale. La politica era il suo mondo, così come la scuola, non solo perché aveva insegnato alle elementari di via Tortini, all’Arcobaleno: si era anche impegnata nel Coordinamento genitori democratici e nel doposcuola popolare di San Fereolo. «La nostra è stata una collaborazione ideale - ricorda Aurelio Ferrari -, è sempre stata estremamente leale, pur discutendo. Alla fine del nostro percorso l’ho ringraziata per non avermi lasciato mai solo». Un commento al quale si affianca il cordoglio di tutta l’amministrazione, che nel ricordare la passione civile, la promozione culturale e della condizione femminile di Paola Tramezzani si è stretta attorno al dolore della famiglia. Gianpaolo Colizzi, presidente del consiglio comunale, l’ha definita «una donna portatrice di immensi valori, una strenua combattente della democrazia, della resistenza, ha dimostrato carattere, come esponente della sinistra è stata un esempio mai dimenticato». Tra coloro che l’hanno incontrata all’inizio della carriera politica ci sono il sindaco Simone Uggetti e il suo assessore Andrea Ferrari, i quali hanno affidato il proprio ricordo alla rete. «Ciao Paola - scrive il sindaco, definendola “libera e mai banale” -, quante riunioni, incontri e dibattiti insieme, quante discussioni sul partito nel partito e in tutto quello che ci stava intorno, mi hai insegnato tanto». E Ferrari: «Non si è mai tirata indietro in tante battaglie. Non ha mai fatto mancare il suo pensiero e la sua franchezza su tantissimi temi. Era una donna determinata che si difendeva sempre con grandissima forza e dignità in un ambiente politico spesso più frequentato da uomini». In segno di lutto, vessilli e bandiere del Broletto rimarranno a mezz’asta. I funerali si terranno domani alle 10.30 all’Ausiliatrice.

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