Lodi seconda in Italia tra i comuniche la manovra ritiene virtuosi

L’elaborazione è dell’Ifel, l’istituto economico dell’Anci, la pubblicazione è sulle pagine di oggi del Sole 24 Ore: applicando i parametri indicati nella manovra finanziaria per individuare i comuni virtuosi, Lodi si aggiudica il secondo posto tra i capoluoghi della Penisola, subito dopo Brescia. Una buona notizia per palazzo Broletto, che si ritrova con un riconoscimento del buon governo della città. Ma su questa medaglia d’argento guadagnata dal Comune di Lodi ci sono una serie di punti di domanda. Intanto i calcoli si basano su un testo della manovra che deve ancora passare dalla discussione in parlamento e che regioni ed enti locali hanno bocciato con fermezza, tanto che il presidente dell’Anci Osvaldo Napoli ieri ha dichiarato l’intenzione di chiudere ogni rapporto con il governo se all’associazione dei comuni non verrà concesso un incontro con il premier Silvio Berlusconi e il ministro dell’Economia Giulio Tremonti. E proprio per compensare in qualche modo i tagli ai bilanci degli enti locali che hanno portato sulle barricati regioni, province e comuni arriverebbero le agevolazioni per gli enti virtuosi. Tra gli indicatori di virtuosità presenti nella manovra figurano l’autonomia finanziaria, l’incidenza della spesa in conto capitale, del personale, del debito e il ricorso ad anticipazioni di tesoreria, ma il testo non spiega il peso di ogni criterio. L’Ifel ha provato ad applicare gli indicatori ai capoluoghi italiani dando ad ognuno lo stesso peso e ha stilato una classifica che vede in testa Brescia con 10 punti (il comune è più virtuoso se ha un punteggio più basso), seguita subito da Lodi con 20 punti. Per trovare un altro capoluogo di provincia lombardo bisogna scendere in classifica fino a trovare Monza (40 punti), mentre Milano e Bergamo se la cavano veramente male, rispettivamente al 57esimo e al 63esimo posto. Insomma: il riconoscimento c’è e il secondo posto tra tutti i capoluoghi italiani è sicuramente un risultato molto soddisfacente, ma manca un’informazione fondamentale, quella che riguarda la concreta applicazione dei “premi” riservati ai comuni virtuosi: una medaglia d’argento sul petto può certo fare piacere, ma non aiuta a far quadrare i conti.

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