Lodi: «Riaprite il caso di Giorgio Medaglia»

La mamma dal giudice delle indagini preliminari per opporsi all’archiviazione

Si è celebrata questa mattina in tribunale a Lodi l’udienza di opposizione all’archiviazione per la morte di Giorgio Medaglia, il 34enne di Lodi ritrovato annegato nell’Adda a Cavenago dopo che era uscito di casa per un giro in motorino la sera tra il 28 e il 29 luglio 2020. Secondo la procura della Repubblica di Lodi, che dopo un anno aveva chiuso le indagini senza individuare responsabilità, il giovane potrebbe essere caduto nel fiume da solo. Secondo la madre invece ci sono tanti aspetti che non sono stati approfonditi. Il legale della donna ha presentato al giudice un dettagliato elenco di accertamenti da compiere sui telefonini del ragazzo, sul motorino, sui caschi e ancora sulle sue amicizie e conoscenze. Suggerendo piste investigative suscettibili di sviluppi, a partire dalla presenza di altre persone quando il ragazzo ha bevuto alcool (ed era noto come astemio) e quando è finito nel fiume, di notte, lui che non sapeva nuotare.

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