LODI Pronto soccorso, sala d’attesa all’esterno: soluzione vicina

In questi giorni si sono moltiplicate le proteste di politici e utenti

Sala d’attesa del pronto soccorso all’aperto, potrebbe essere vicina, in anticipo, la soluzione del problema. Almeno per i pazienti. La direzione sta elaborando una strategia che potrebbe risolvere il problema tanto contestato, prima della fine dei lavori previsti per l’ampliamento del pronto soccorso di Lodi. Nei giorni scorsi, i pazienti e i loro famigliari in attesa davanti al pronto soccorso, si erano lamentati per l’attesa all’esterno del pronto soccorso, sotto il sole e la pioggia, protetti solo da un gazebo.

L’attesa all’esterno del pronto soccorso era stata dettata dalle norme di sicurezza contro il covid: aspettare all’aperto è meno rischioso che all’interno. I disagi però non mancano. La direzione aveva annunciato che, pur comprendendo le difficoltà, bisognava attendere le nuove regole di Regione Lombardia e l’ultimazione dei lavori di ampliamento del servizio. Adesso, però, l’Asst sta vagliando delle soluzioni anticipate. «Stiamo valutando - spiega il responsabile dell’ufficio tecnico Maurizio Bracchi - alcune soluzioni alternative per i pazienti, ma non per gli accompagnatori che dovranno comunque aspettare fuori».

Venerdì, intanto, la giunta regionale ha autorizzato per gli ospedali lodigiani uno stanziamento di 7 milioni 142mila e 126 euro.

I contributi sono stati stanziati all’interno del nuovo programma straordinario degli investimenti per i nostri ospedali. I fondi serviranno per la prevenzione incendi a Codogno, per il Sert di Casale, il contenimento dei consumi energetici a Sant’Angelo e il potenziamento dell’ossigeno a Lodi.

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