Lodi, piano Esselunga: già 39 le osservazioni

I cittadini hanno tempo fino a febbraio per le “controdeduzioni” urbanistiche

Il dibattito non accenna a placarsi, ma il piano integrato ex Consorzio Agrario – almeno dal punto di vista dei passaggi amministrativi – è alle battute finali. All’appello oggi manca il secondo passaggio in due sedi istituzionali, quella della Commissione Ambiente e Territorio e quella dell’aula consiliare, dove il provvedimento di trasformazione urbanistica passerà per l’approvazione definitiva. Ad oggi i tempi non sono stati ancora definitivi, ma da metà gennaio l’iter è pronto a ripartire, dalla convocazione da parte della presidente della Commissione Ambiente e Territorio Eleonora Ferri.

Il piano integrato ex Consorzio tocca i 28 mila metri quadrati dell’area dimessa a ridosso della stazione ferroviaria, dove è prevista la realizzazione di una struttura da 7.400 metri, di cui 2.500 destinati alla vendita, e il recupero dell’edificio del Dopolavoro, per altri 599 metri quadrati di spazi, riservati invece a funzioni del terziaro, ergo uffici. Dopo una lunga battaglia cittadina - con una raccolta di firme, la nascita del Coordinamento Lodi Vivibile e le assemblee pubbliche per portare in piazza le voci del no e le possibili alternative su quell’area - , il primo passaggio nell’aula del consiglio comunale per l’adozione del provvedimento urbanistico risale al 22 settembre, ma il voto era arrivato solo dopo dodici ore di dibattito all’alba del 23 settembre. Oggi l’iter è nella fase delle controdeduzioni alle osservazioni presentate da cittadini, enti, associazioni, gruppi consiliari. Insomma tutti coloro che si sono fatti avanti per dire la propria sull’interventi attraverso osservazioni scritte che sono state protocollate in Comune e che sono 39 in tutto. La fase, dal punto di vista procedurale, può durare 90 giorni, con scadenza quindi a febbraio, ma l’indicazione è di voler arrivare a chiudere quanto prima tutti i passaggi del piano di trasformazione urbanistica, che contiene anche modifiche alla viabilità, non solo della zona a ridosso della stazione.

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