Lodi paralizzata dai bus

Traffico paralizzato per quasi un’ora in piazzale Medaglie d’Oro. La fermata degli autobus manda in tilt la circolazione, in uno degli incroci più battuti di Lodi. È la situazione che si ripete ogni mattina, quando sono aperte le scuole. Tra auto in coda e pullman è spesso un caos. Sono diverse le corse che transitano in zona. La maggior parte dei mezzi del trasporto pubblico apre le porte e fa scendere masse di studenti. Tutto questo avviene in spazi molto ristretti, in un tratto dove passano anche altri veicoli. Le linee interessate sono quelle gestite della società Star. La maggior parte delle corse della compagnia si attesta tra viale Dante e via Polenghi Lombardo. Altre venti hanno invece mantenuto la fermata storica (esiste almeno dal 1970) di fronte alla statua del “Belfagor”. Il servizio è tutto concentrato dalle 7.30 alle 8.15. Qui scendono dai bus molti studenti delle medie e delle superiori. Da segnalare che su un totale di 11mila alunni iscritti agli istituti della città, oltre 6mila provengono da fuori Lodi e più del 90 per cento raggiunge la città con i mezzi pubblici. E all’incrocio tra piazzale Medaglie d’Oro, via Nino Dall’Oro e viale Vignati di sovente si verificano ingorghi. La congestione della viabilità comincia di prima mattina, quando arrivano le prime linee extraurbane. Alcuni bus parcheggiano su un lato del piazzale, di fronte al momento alla Resistenza: i mezzi provengono da viale Agnelli e si fermano nell’area riservata, una sottile striscia di asfalto prima del semaforo. Ci sono dei momenti in cui sono addirittura più d’uno i pullman in colonna, tanto che gli alunni fanno persino fatica a muoversi. E per il trasporto pubblico non è semplice fare manovra. In più si aggiungono spesso le auto, che da via Biancardi cercano una scorciatoia per proseguire verso viale Vignati e via Nino Dall’Oro. «Ogni volta è sempre così. Tutti i mezzi si concentrano in questo punto. Ed è un caos per la circolazione. I passeggeri vengono lasciati sull’incrocio», riferisce una studente. E infatti tutto il piazzale in breve si riempie di giovani con cartelle in spalla, pronti ad andare a scuola. La zona diventa un altro “terminal bus”, oltre a quelli già esistenti nel capoluogo: uno vicino allo scalo ferroviario e l’altro in via Fascetti. Da alcuni utenti è stata sollevata inoltre la questione sicurezza. «Tutto questo sistema mi pare che presenti qualche rischio. È assurdo infatti che in pochi minuti, un’area non molto grande, sia invasa da pullman e nello stesso tempo ci siano anche le macchine - lamenta una signora - non ci si riesce a muovere». Non è meno caotico nemmeno il passaggio di veicoli da via Nino Dall’Oro, viale Trento Trieste e viale Dante. Per la presenza degli autobus al mattino si crea un tappo alla circolazione che intasa tutto l’isolato. E poi parte delle code si creano anche per i tempi lunghi del semaforo che collega piazzale Medaglie d’Oro con l’incrocio con viale Vignati e via Nino Dall’Oro.

Secondo il piano della mobilità del comune di Lodi, di fronte al monumento alla Resistenza transitano dalle 7.30 alle 8.30 circa 1.500 veicoli al giorno. I conducenti spesso devono sopportare lunghi rallentamenti. E sono imbufaliti: «Basta arrivare un minuto più tardi e si rimane in fila. Gli autobus sono in colonna e si passa con fatica - protesta sonoramente un cittadino -. Le mattine in cui sono aperte le scuole, a volte ci metto 20 minuti dalla zona di via XX settembre fino a via Sant’Angelo, per uscire dalla città. Così non si può andare avanti. Serve una soluzione».

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