LODI Nonostante le rotonde aumenta l’inquinamento

Sono sparite le code ai semafori, ma non le polveri sottili, complice anche il meteo

Da sempre si pensava che la coda perenne di auto, e non solo, in attesa del semaforo verde tra viale Vignati e via Dante, fosse complice dei valori elevati di inquinamento dell’aria rilevati dalla centralina Arpa che si trova proprio a ridosso di viale Vignati, nel giardino della scuola media Cazzulani. E il fatto che la rotonda provvisoria aperta dal Comune dal 2 maggio, come anticipazione del nuovo assetto viabilistico legato all’insediamento dell’Esselunga all’ex Consorzio Agrario, abbia eliminato le code, ha fatto ben sperare in un miglioramento dei favori. E invece la serie di rilevazioni dei primi 22 giorni indica un peggioramento, almeno per quanto riguarda il solo parametro del Pm 10.

Dal 2 maggio al 23 maggio 2021, con i semafori, la sommatoria delle medie giornaliere del particolato Pm 10 rilevato dalla centralina era stata di 12,3 microgrammi per metro cubo. Esattamente un anno dopo, dal 2 al 23 maggio 2022, la sommatoria è stata di 23,8. Quasi il doppio.

Il meteo però non è lo stesso di un anno fa: in queste ultime settimane l’anticiclone africano ha comportato diverse giornate di aria “poco mossa”, e i veicoli con l’aria condizionata al massimo consumano un po’ più di carburante. Per provare a neutralizzare queste due variabili allora si può guardare l’altra centralina di Lodi, quella di Sant’Alberto all’Albarola.

Qui, dal 2 al 23 maggio 2021, la sommatoria della media giornaliera del Pm 10 è stata di 14,14, dal 2 al 23 maggio 2022 di 21,19. La centralina che non risente dell’effetto rotonda ha fatto segnare un aumento del Pm 10 del 34 per cento rispetto alle stesse settimane dello scorso anno, quella di viale Vignati, invece, un aumento del 49 per cento. Quindi l’aumento netto di Pm 10 in viale Vignati al netto dei fattori climatici è stato del 15 per cento dopo l’apertura della rotonda, peraltro seguita il giorno dopo anche dall’altra rotonda elimina - code al Belfagor. Troppi pochi giorni per trarre conclusioni, ma sicuramente è un aumento che nessuno si aspettava.

© RIPRODUZIONE RISERVATA