LODI Muore a 41 anni in ospedale, i suoi organi salveranno altre vite

I famigliari hanno deciso per la donazione: espiantati reni, fegato e cornee

Muore a 41 anni, all’ospedale di Lodi, ma grazie ai suoi organi altre persone ammalate potranno sopravvivere. Questo grazie allo spirito di solidarietà dei suoi famigliari.

L’uomo si è spento il 22 dicembre e i parenti hanno deciso, pur nel grande dolore per la perdita di un famigliare così giovane, di fare un bel regalo di Natale e donare la vita a persone che, in questo momento, si trovano in forte difficoltà.

«L’intervento - spiega il direttore sanitario dell’Asst Paolo Bernocchi - è durato dalle 4 della mattina, fino alle 3 del pomeriggio. Gli operatori sanitari sono riusciti a prelevare fegato, reni e cornee. Un lavoro molto lungo». Che ha richiesto un grande impegno anche da parte degli sanitari che, oltre a gestire tutto il resto dell’attività, hanno messo in campo un’operazione come questa. La referente delle donazioni dell’Asst, la dottoressa Emanuela Cuccia e la sua collaboratrice Matilde Riboldi, infatti, hanno inviato una lettera di ringraziamento a tutti i loro colleghi. «La complessità è stata grande - hanno scritto -, sia da un punto di vista clinico sia da un punto di vista organizzativo. Solo una organizzazione che crede nel trapianto come prospettiva di cura riesce a far fronte alle difficoltà che si presentano rispondendo in modo positivo». «Un grosso ringraziamento - spiega la presidente provinciale Aido Giusy Baffi - va alla famiglia di questa persona. L’Aido, in questo momento, è impegnata in modo particolare proprio sul tema del decidere. La decisione lasciata ai famigliari in un momento tanto difficile rende ancora più drammatica una situazione che è già drammatica di suo».

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