LODI - Medici senza vaccinazione, l’Ordine spedisce le lettere

Il presidente Vajani: «Mi auguro che tutti i colleghi siano in una posizione di regolarità, rischiano la sospensione»

Sono 130 i medici del Lodigiano che hanno già ricevuto una lettera di avviso dall’Ordine dei medici di Lodi, in virtù dell’obbligo vaccinale. L’Ordine si è riunito in consiglio, per decidere come procedere formalmente con il richiamo ufficiale, dopo l’informazione di cortesia. Attualmente, i medici iscritti all’ordine di Lodi e sospesi perché non si sono vaccinati sono 12. In questi giorni è stato sospeso, secondo i primi riscontri, non ancora ufficializzati dall’Asst di Lodi, anche un medico dell’ospedale Maggiore. «Prima era l’Ats che comunicava agli ordini chi non aveva fatto il vaccino - spiega il presidente dell’ordine Massimo Vajani -. Adesso funziona così.Le categorie coinvolte sono 3: chi non si è vaccinato per nulla, chi ha fatto solo le prime due dosi e non la terza che dal 15 dicembre è obbligatoria e chi può procrastinare il vaccino per problematiche sanitarie. Per quanto riguarda quest’ultima categoria, prima il certificato era emesso dal medico vaccinatore, adesso, invece, può essere emesso solo dal medico di medicina generale. La federazione ha mandato a tutti gli ordini i nominativi dei colleghi delle 3 categorie».

Adesso l’ordine deve inviare un messaggio di posta elettronica certificata ai colleghi chiedendo una giustificazione. I medici hanno 5 giorni per rispondere. Chi non ha regolarizzato la sua posizione viene sospeso. «A Lodi le persone che rientrano in queste 3 categorie sono 130 - dice Vajani -. Quattro o 5 però so già che hanno fatto la terza dose questa settimana. Chi ha fatto la seconda più tardi, non può aver già fatto la terza. Ho mandato una lettera di cortesia a tutti, dicendo che riceveranno una pec». Nel consiglio con la federazione regionale, l’ordine di Lodi ha discusso di quando iniziare a mandare le pec. «Forse questo non è il periodo giusto - dice Vajani - perché poi hanno 5 giorni di tempo per rispondere, altrimenti scatta la sospensione. Io mi auguro e spero che tutti i non esenti siano in regola e si siano prenotati. Per noi è un impegno gravoso valutare tutte le posizioni, ma è l’applicazione di una legge e va fatto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA