Lodi, la battaglia di Legambiente sull’Esselunga: perizia sui tigli e nuovo rinvio

Il Tar si esprimerà solo a febbraio sulla sospensione del “via libera” dato dal Broletto

Il tribunale amministrativo regionale di Milano questa mattina ha ritenuto che il parere della Soprintendenza ai beni architettonici, presentato solo nei giorni scorsi dal Comune di Lodi su richiesta dei giudici, non poteva essere motivo sufficiente per decidere sulla richiesta di sospensiva e rinvio lavori presentata da Legambiente e dal Comitato Lodi Vivibile sino all’udienza di merito, e ha quindi rinviato la decisione all’8 febbraio. I ricorrenti hanno comunque chiesto, nel frattempo, lo stop a qualsiasi cantiere. Per domani è attesa la decisione del giudice su questa ulteriore richiesta.

L’avvocato Claudio Linzola, che assiste l’associazione ambientalista e il comitato di cittadini, ha anticipato motivi aggiuntivi per la richiesta di sospensiva, parte dei quali già anticipati al tribunale. Tra questi una perizia di agronomo abilitato sui cinque tigli del filare di viale Dante che, da progetto, dovrebbero essere tagliati per fare spazio alle nuove rotonde, previste per sostituire i semafori e snellire il traffico, previsto in aumento . In merito la difesa del Comune aveva rappresentato che si tratterebbe di “giovani alberi di circa 20 anni d’età”. La perizia prodotta dagli ambientalisti invece, oltre a riaffermare il valore monumentale delle alberature, valuta l’età degli alberi “almeno settant’anni”.

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