Taglia il traguardo dopo oltre due anni di lavori il cantiere sul lungofiume. Era uno degli interventi più attesi in città, che ha comportato una spesa per le casse comunali di un milione e mezzo di euro. Un maxi progetto che ha previsto il consolidamento del ponte, la messa in sicurezza dell’isolotto Achilli e l’abbassamento della briglia. Sono tre misure di manutenzione straordinaria che hanno permesso di salvare alcuni dei gioielli architettonici e paesaggistici del capoluogo.
Il ponte risultava infatti sotto stress per la furia della corrente, che batte sui suoi piloni. Aveva per questo urgente bisogno della posa di alcuni rinforzi. Mentre l’isolotto era stato eroso dalla forza del fiume, tanto che parte delle sue sponde erano scomparse, ed è stato coperto di pesanti massi alla base. A completare il quadro, è stato programmato anche l’abbassamento della “cascatella”, per facilitare il deflusso dell’acqua e ridurre la pressione della corrente sul ponte. I lavori erano stati assegnati nel novembre 2008 alla Sandrini Costruzioni spa di Trento. Un cantiere molto impegnativo, con operai e ruspe che per mesi si sono mossi all’interno dell’alveo. E da diverse settimane il cantiere è pressoché concluso. Mancano solo alcune operazioni marginali: l’installazione degli argani dello scivolo, per la risalita delle imbarcazioni, e degli scavi per rimozione di accumuli di fango e terra all’ex Sicc. Durante gli interventi sono state necessarie sistemazioni aggiuntive, che hanno fatto lievitare i costi di 288mila euro. Operazioni che hanno riguardato il ripristino delle strutture di cantiere, danneggiate dalla piena del luglio 2009, poi la ricostruzione di una parte di sponda sinistra e l’aumento dell’altezza del corazzamento dell’isolotto Achilli. Il totale dell’importo sostenuto dal Broletto ha raggiunto quindi la cifra di 1.564.594 euro, somma interamente coperta dalle risorse stanziate dall’amministrazione municipale per i lavori.
Il corposo piano rientra infine nella messa in sicurezza del tratto urbano dell’Adda per difendersi dalle alluvioni. Sono già stati realizzati l’argine in sponda sinistra (ex Sicc), quello in sponda destra a valle del ponte, la creazione di un sistema di chiuse delle rogge Gaetana e Gelata ed è in corso l’innalzamento dell’argine lungo la strada provinciale 25 Lodi-Boffalora. Manca all’appello solo la nuova difesa in sponda destra a monte del ponte, di competenza Aipo. «Questo è un quadro organico di misure a protezione degli insediamenti residenziali e produttivi che si trovano lungo il corso dell’Adda, sia in sponda destra che sinistra, a prevenzione del rischio di esondazioni - spiega il sindaco, Lorenzo Guerini - È un risultato raggiunto, grazie alla piena collaborazione di tutti gli enti coinvolti e all’impegno determinante del compianto vicesindaco Mario Cremonesi».
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