LODI Il caso della Porsche che da 27 anni attende un padrone

Abbandonata dopo un incidente, la sfida giudiziaria di un avvocato per entrarne in possesso sembra alle battute finali

Era entrata in suo possesso ventisette anni fa, ma deve aspettare ancora diversi mesi prima di poter finalmente avere tra le mani un llbretto di circolazione a suo nome: è il caso di un avvocato di Lodi, appassionato di auto d’epoca, che, visto che un’officina sua cliente aveva in custodia una Porsche Carrera cabriolet del 1986 incidentata, se l’era fatta dare in pagamento di alcune pratiche.

Appariva pacifico che la vettura fosse nel legittimo possesso dell’officina, che l’aveva prelevata con il carro attrezzi dopo un incidente e che non era riuscita a ottenere il pagamento del servizio e della custodia né dal conducente, un professionista che l’aveva presa in leasing, né dal proprietario, la finanziaria romana Starleasing Spa. Il titolare dell’officina aveva detto all’avvocato che si stava attivando per il “diritto di ritenzione” ma poi non aveva mai mandato avanti la pratica.

La finanziaria romana dal canto suo era incorsa in un fallimento, dichiarato nel 2009, e sembra che neppure il curatore avesse dato indicazioni sul da farsi riguardo a quella vettura, che in quel periodo era un’auto di sette anni, incidentata, ferma da tempo e bisognosa di costose riparazioni. L’avvocato l’aveva così custodita nella propria rimessa, a fianco di altre auto d’epoca, fino a quando, nel 2014, stanco di non avere un atto ufficiale che attestasse la sua proprietà, aveva deciso di agire per usucapione, facendo dichiarare dal giudice civile il possesso pacifico del bene per vent’anni. Il tribunale aveva autorizzato la procedura, con l’avviso per pubblici proclami a chiunque fosse interessato a far valere i diritti.

Ma l’ordine di pubblicazione firmato dal presidente di sezione era rimasto a prendere polvere assieme a centinaia di altri fascicoli, fino a quando, alcuni mesi fa, l’avvocato si è nuovamente interessato presso la cancelleria e la procedura si è rimessa in moto.

E così è stata fissata per la mattina del prossimo 17 dicembre in tribunale a Lodi l’udienza nella quale eventuali soggetti interessati potrebbero intervenire per far presente al giudice che hanno diritti da vantare su quell’auto. Che nel frattempo l’avvocato ha piano piano riparato e che è pronta a ritornare in strada, con i riguardi dovuti al blasone e ai trent’anni sulle spalle. Manca ormai solo una carta bollata.

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