Lodi, già due anni di “paralisi” per il cantiere di Porta Cremona
Si avvicinano i due anni di “paralisi” per il cantiere di Porta Cremona. Lo storico arco di piazza Zaninelli è impacchettato dalla fine del 2009. Sono cambiate più volte le insegne pubblicitarie. Si sono susseguiti gli annunci sull’avvio dei lavori. Ma le opere non sono mai decollate. Una volta sistemati i primi ponteggi, tutto è rimasto pressoché fermo. All’inizio era stato segnalato, da parte dell’azienda incaricata, un problema di permessi. Poi è stato anche modificato l’accordo che il comune aveva stipulato con i privati, che si erano assunti l’onere della riqualificazione. Sono passati diversi mesi, tuttavia nulla è cambiato.
Il prestigioso restauro era stato annunciato ancora nel dicembre 2009 dal Broletto. Un progetto a cura e spese della società Tmp Ponteggi, mediante un contratto di sponsorizzazione con l’amministrazione municipale. L’investimento è a carico dei privati ed era stato stimato in circa 80mila euro. L’accordo con palazzo Broletto prevede la possibilità per la ditta di esporre sugli impianti di cantiere forme di pubblicità. E in questo periodo sono stati affissi diversi annunci promozionali, tra cui la presentazione di numerose manifestazioni che venivano organizzate nel capoluogo. Il programma dell’intervento comprende una fase preliminare, suddivisa nello studio degli intonaci e ornamenti. Poi le opere di rifacimento dei rivestimenti e il ripristino di cornici e parti decorate. Per arginare il problema dell’umidità, è prevista anche la creazione di fori per l’aerazione nella parte inferiore dell’arco. In una delle modifiche dell’intesa siglata tra la Tmp e il Broletto erano stati fissati inoltre i tempi per concludere la fase della progettazione definitiva ed esecutiva dei restauri, oltre ai termini per l’esecuzione del cantiere (fissati in 6 mesi da quando hanno effettivamente inizio i lavori). Infine c’è un altro importante monumento in città che è in attesa di cure: la statua di piazzale Medaglie d’Oro, il monumento alla Resistenza denominato Belfagor, che aveva perso un pezzo nel febbraio scorso e deve essere ancora restaurato.
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