LODI Entro una settimana via ai lavori della piscina Ferrabini

Dopo intoppi e ritardi durati anni arriva l’annuncio del Comune

Ultima “chiamata” per la piscina Ferrabini. Dovrà avvenire entro il 15 marzo la consegna lavori per l’impianto “Attilio Concardi”. Dopo la firma del contratto del 20 gennaio e alcuni sopralluoghi tecnici, stavolta non resta che poco più di una settimana per il via dei cantieri.

I tempi sono stati resti noti dal Broletto, che ha comunque assicurato che nei prossimi giorni gli interventi verranno sbloccati. A vincere l’appalto la ditta Cospin di Catania, scelta tra 173 società che hanno partecipato alla gara, l’azienda siciliana ha offerto un ribasso del 26,73 per cento. Il piano, studiato dai tecnici comunali, prevede interventi su apparati e murature (il quadro economico è pari a 1.370.000 euro): sono già state demolite tribune e spogliatoi (nel settembre 2018), con gli spazi liberati verrà realizzata una zona spogliatoi, composta da cabine con copertura fissa e dei box prefabbricati, mentre al posto delle vecchie tribune ci sarà il nuovo ingresso dell’impianto. Gli elaborati sono stati studiati dall’ufficio tecnico del municipio e prevedono di realizzare due nuove vasche: la prima, quella principale, avrà dimensioni pari a 31 per 16,50 metri, con profondità costante pari a 1,52 metri, la parte impiantistica e di filtrazione dell’acqua sarà collocata nell’esistente locale interrato che verrà ampliato; per la seconda di dimensioni pari a 16,80 per 8,80 metri, ci sarà invece una profondità da 60 centimetri a 1 metro. Dopo cinque stagioni andate perse (la chiusura risale al 2016 dopo la bufera giudiziaria che ha investito il Broletto), è decisamente difficile che la vasca possa riaprire per l’inizio dell’estate. Ci vorranno infatti cinque mesi per le importanti ristrutturazioni richieste, oltre ai collaudi per consentire i primi tuffi. Resta anche da definire il bando di gestione della piscina. Il risultato dunque è che anche per il 2021 – vanno considerati anche l’andamento della pandemia e le relative restrizioni sanitarie – la struttura potrebbe essere ancora fuori servizio, con l’ipotesi di una inaugurazione rimandata al 2022 (quando proprio Lodi andrà al voto per il rinnovo dell’amministrazione comunale).

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