LODI Due camini fumanti e uno “scatolone” grigio: «Ecco la nuova centrale all’ex Macello»

Il Comitato torna all’attacco mostrando l’elaborazione grafica del contestato impianto

Rossella Mungiello

Due camini che svettano verso il cielo e sovrastano uno “scatolone” grigio, davanti a tutto quello che già si vede all’ex Macello. Ergo la costruzione esistente con i quattro maxi serbatoi di metallo. In un lavoro, elaborato dall’ingegnere Massimo Locatelli, che mette insieme le foto realizzate dai droni e le previsioni secondo il progetto dell’opera che il comitato di cittadini, insieme a Legambiente, è riuscito a ottenere. «Ecco come sarà la centrale a gas in costruzione all’ex Macello: disegni che il consiglio e soprattutto le commissioni consiliari elettive, così come la commissione Paesaggio del Comune, non hanno mai visto e potuto valutare», spiega Andrea Poggio, per Legambiente, che sta supportando il comitato di cittadini della zona tribunale che si stanno opponendo al progetto. E ha avviato una raccolta firme per chiedere lo stop ai lavori, arrivata oggi alle mille sottoscrizioni. Sotto i riflettori, e al centro delle contrarietà dei residenti, che sono stati già accolti a palazzo Broletto in un incontro con il sindaco Casanova e i tecnici di Linea Green, l’ampliamento della centrale del teleriscaldamento a servizio della rete cittadina, che prevede l’installazione di due nuove caldaie a metano con una potenza complessiva di 20 MW, con il funzionamento concentrato nella prima metà della giornata, per 2470 ore complessive di accensione all’anno.

«La stessa commissione Paesaggio ha potuto valutare, dando parere neutro, un disegno di progetto diverso e superato rispetto a quello in corso di realizzazione, come abbiamo potuto appurare ottenendo i progetti del 2019, valutato dalla commissione del Paesaggio, e del 2020, in corso di realizzazione - spiega ancora Poggio - : quindi gli stessi uffici comunali e il sindaco stanno lasciando costruire un impianto che non hanno mai visto e valutato nell’impatto, ma che tacitamente stanno approvato. In questo rendering la centrale è stata disegnata sulla base del progetto esecutivo più recente, rispettando le dovute proporzioni». Gli abitanti della zona Tribunale, il circolo di Legambiente LodiVerde, il corpo consolare TCI del Lodigiano, continuano a chiedere il blocco ai lavori, «sostenuti da una petizione che ha appena superato le mille firme: di cui 200 sui moduli cartacei e oltre 870 online». Si lavora intanto ad un dossier specifico su tutti i cambiamenti in arrivo in città sul fronte della rete del teleriscaldamento, anche in vista degli appuntamenti istituzionali della prossima settimana. La commissione Ambiente e Territorio, che se ne occuperà martedì, e il consiglio comunale urgente, richiesto dalle opposizioni, che dovrebbe essere convocato per giovedì.

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