LODI Con il piano Esselunga in arrivo una rotonda per “salvare” Belfagor dal traffico

Nelle ore di punta in piazzale Medaglie d’oro transitano anche 2mila vetture

Tutti i lodigiani lo sanno: il Belfagor è un imbuto di traffico, guai a passarci nelle ore di punta. In quei momenti, infatti, si stimano circa 2mila mezzi che attraversano piazza Medaglie d’Oro, concentrati soprattutto tra viale Vignati e viale Agnelli. Non si contano le campagne elettorali e i progetti delle giunte per “togliere i bus” dal cuore di Lodi, o per limitare l’assalto delle macchine in centro, ma poi non si è fatto nulla. Con il risultato che la cappa di smog è aumentata e le code pure, bloccando Lodi da Porta Cremona fino al tribunale, le file si riverberano infatti da una parte lungo viale Dalmazia e dall’altra verso via Gorini e corso Mazzini.

Una delle novità del piano Esselunga - il progetto che riguarda il recupero dell’area ex Consorzio agrario a Porta Regale - consiste nella possibilità di costruire delle rotonde all’incrocio tra via Biancardi e viale Agnelli, di fronte a piazza Medaglie d’Oro, e all’intersezione con viale Dante e via Vignati.

Secondo uno studio effettuato dal Broletto tra gennaio e febbraio, con lo scopo di approfondire gli aspetti della viabilità del capoluogo, l’incrocio tra viale Dante e via Vignati è attraversato in media da 958 mezzi, mentre quello del Belfagor tra via Nino Dall’Oro, via Biancardi e viale Agnelli tocca quota 1980 veicoli, sempre calcolati nelle ore dove la concentrazione di auto è maggiore. Un numero, quest’ultimo, che lo rende uno dei punti più “intasati” del capoluogo. La congestione si registra anche in piazza Zaninelli, dove si raggiunge quota mille, sia in direzione via Gorini che corso Mazzini.

Non è immune dal traffico via San Colombano, strada d’accesso alla città del Barbarossa per chi arriva dalla tangenziale. Anche in questo caso si dovrà valutare l’impatto delle novità introdotte in zona: il nuovo sistema di precedenze in tangenziale, alla Faustina, che secondo quanto riscontrato finora funziona; la nuova rotonda realizzata all’incrocio con via Zalli e la sistemazione (che dovrà essere introdotta) in largo Marinai d’Italia, senza dimenticare la realizzazione da poco ultima della pista ciclabile proprio su via San Colombano, un’opera che ha portato al restringimento della carreggiata, mantenendo le due corsie di marcia.

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